Lavinia Brilli
L’Incastro Perfetto
(Per i Lettori di Antieroi)
Recensione
di Monica Montanari
Il fighetta, l’incivile e due donne cornute
Dalla vostra Lyanne Quay! Mi sono intignata a voler leggere questo libro per via della cover non ve lo nascondo. L’ho cominciato e finito, perciò è stata una buona esperienza di lettura nonostante la prima persona narrante per di più al tempo presente, cosa che odio. Come ho altre volte argomentato trovo questa chiave espositiva adatta a raccontare storie imperniate sullo straordinario, tipo Twilight, non la storia di Belinda che si innamora del gommista per dire. E ciò perché la prima persona tanto più al presente riferisce ogni minimo dettaglio esperienziale. E in effetti, in questo caso, le due protagoniste sono talmente lontane dalla mia esperienza di vita da essere come vampiri… vampiri… con le corna Si perché con L’incastro perfetto entriamo nel favoloso mondo delle donne cornute, – condizione che il buon Dio non so se mi ha risparmiato, ma fortunatamente ha voluto che io ignorassi – . Vi risparmio di dirvi perché e quanto la mia esperienza di vita sia lontana da queste due donne tanto civili, che amano essere mogli e madri e nuore e suocere. Vi basti sapere che più che una lettura, la mia è stata entomologia. E dunque la prima persona al presente ha retto per tutta la fase di impostazione del romanzo, fino alla definizione del chi fa che cosa e perché.
Poi pagine e pagine saltate, perché a me del quotidiano delle due “civili” non fregava un beato ginocchio. Poi quando i nodi vengono al pettine, ho ricominciato a leggere con interesse... fino a finirlo. Me lo sono sparato tutto di seguito.
Non si tratta di un romance, si tratta di un ”narrativa femminile contemporanea”, ha quel pessimismo malinconico rassegnato tipo la Quasi. Esso pervade un po’ tutto, perciò le aficionados della Quasi possono amare questa storia.
Dunque, premettendo che : 1) non mi sono minimamente immedesimata in nessuna prot 2) che per me i libri devono essere spudoratamente ottimisti se no cosa li leggi a fare…
Vi dico che: 1) questa narratrice potrebbe passare al romance tout court perché l’amore e l’amabilità del protagonista maschile arriva forte e in modo efficace 2) ha una visione e una sensibilità molto sintonizzate con il pubblico medio del romance e dunque le sue opere potrebbero avere buona capacità di penetrazione. 3) da editore questo racconto meritava di fare un esperimento: superata la fase di impostazione, far subentrare la voce narrante del gatto (in terza e al passato remoto) che poteva essere randagio e passare dall’una all’altra casa, facendo raccontare a lui la parte centrale della vicenda. 4) le donne sul fascino degli uomini di mezza età fanno grande confusione, un uomo di mezza età rischia di non erigere il necessario da un momento all’altro, dopo i cinquantacinque ogni congresso carnale è un terno al lotto, il tenore testosteronico scende a picco via via e vi ritrovate nel letto una zia scureggiona che comincia a dimenticarsi di avervi raccontato dieci volte quel certo episodio di gioventù. Tanto più questi azzimati fighetta di città, avvelenati dall’ossido di carbonio ci si insteriliscono a una velocità impressionante.
Discorso diverso per le vere forze della natura, l’uomo vichingo, il capo dei bruti oltre la barriera, l’uomo orco… ma quello ha le idee chiare, non finge di essere civile, di essere un buon padre quando vi molla sulla schiena due figli di cui uno malato, non finge di amarvi quando vi confina nel ruolo e la posizione dell’amante. Nel senso… io fossi stata sia Valentina che Alessandra, a questo Andrea avrei riservato un trattamento da farlo vergognare di esistere a lui e alla sua esimia madre.
Ma tutto può dirsi tranne che io sia una persona civile.
Monica Montanari
(alias Lyanne Quay, Ophelia Keen, Ashley Andrews)
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N.B. LA RIVIVISCENZA DI QUESTO BLOG è DEBITRICE AD AMAZON PER AVERMI CANCELLATO TUTTE LE MIE VECCHIE RECENSIONI E AVERMENE IMPEDITE DI NUOVE. JEFF BEZOS SARà BEN FELICE DI TENERSI RECENSIONI FARLOCCHE A CENTINAIA CHE PONGONO AI VERTICI DELLE CLASSIFICHE TITOLI A VOLTE, NON DICO IMMERITEVOLI BENSì, PROPRIO ILLEGGIBILI. NON SCRITTI IN ITALIANO. CI SI DIMENTICA SEMPRE CHE QUESTE PIATTAFORME OBBEDISCONO A INTERESSI PRIVATI, NON A UN’IDEA PURCHESSIA DI “giustizia”. E DUNQUE SE PICCHI DURO E IN DIECI PROTESTANO PERCHÈ PICCHI DURO, JEFF TRA TE E QUEI DIECI (ANCORCHÈ PARENTI E AMICI DELL’AUTORE STRONCATO) SCEGLIE QUEI DIECI PERCHé 10 È maggiore di 1. Con ciò ora spalmo subito su Novelbus le mie belle stroncature e anche su Goodreads.
A la guerre com a la guerre.
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