Se Lui è Quasi cucito addosso… a una bellissima sarta

Rebecca Quasi

Cucito addosso

(Per i Lettori di Antieroi e Lettori di Commedie) 

Recensione

di Monica Montanari 

Compassato senza rimedio vittima di un colpo di fulmine

Dalla vostra Lyanne Quay! 

Dialoghi letteralmente magistrali, personaggi simpatici, struttura impeccabile, scrittura limpida, e sopratutto uno dei rarissimi romance contemporanei scritti in terza persona: sono i pregi che mi hanno tenuta incollata a questo libro finché non l’ho finito a tarda notte.

Abbiamo un cinquantenne fascinoso e ascetico – nel senso di niente sesso – e una quasi quarantenne altrettanto charmant segnata da un abbandono di gioventù. I due si incontrano sul terreno dell’arguzia, della battuta, dei riferimenti condivisi, di un medesimo rapporto con la città. La città di provincia mai menzionata è un elemento di fondo vivissimo nonostante non venga mai raccontata in modo diretto. È a suo modo la terza protagonista del romanzo: acclama in Delia la grande sarta, costringe Arrigo a farsi fare un abito su misura, giudica e qualifica, danza e trema. E poi scatta l’attrazione fisica. 

L’ormone imponderabile si risveglia in Arrigo ma lui non lo sa, pensa di desiderare solamente la compagnia e l’affetto di Delia, di tenersela vicina. Per gran parte del romanzo non ammette con se stesso quanto vicina vorrebbe tenerla. Dall’altra parte, ad attrarre Delia è lo spettacolo stesso dell’attrazione provata da Arrigo, tanto inconsapevole quanto incontenibile. Romanzo perfetto, e sopratutto allegro, vorrei che Rebecca Quasi i romanzi li scrivesse tutti così. 

E dunque questo Cucita addosso va ad aggiuncersi a Scacco Matto, Vostra Grazia nei miei Quasi’s best. E ora siccome sono invidiosa del suo successo non posso astenermi dal farle le pulci. In primis ”farfalle nello stomaco” è da fucilazione immediata, Amalia Frontali e Amanda Blake saranno d’accordo. In secundis, trovo in questo stile di narrazione tanta pregevole asciuttezza, ma anche tanta affettazione da salotto buono dell’editoria. Un po’ come nei romanzi della Bertola, alla fine del romanzo i personaggi restano delle figurine, ritagliate da incollare nel proprio albo dei ricordi letterari. Intendiamoci la grande letteratura fa appunto questo, cito uno per tutti il Settembrini della Montagna Incantata, a me piace però lo spregevole romance, quando il personaggio ti resta dentro come se stessi per fidanzartici. 

Il personaggio secondo me diventa vivo dentro di noi quando fa considerazioni e analizza l’altro. Ovvero Arrigo avrebbe dovuto interrogarsi su Delia, fare ipotesi e smentirle e fare scoperte su di lei. Altrettanto Delia su Arrigo, il racconto così sarebbe sceso fin nelle viscere del lettore.

Una curiosità: alla descrizione di come Delia lavora di spillo e poi di imbastitura mi ero chiesta d’onde prendesse Rebecca tanta esperienza sartoriale e infatti poi nei ringraziamenti finali lei spiega di essere cresciuta in una sartoria. Altro motivo d’invidia! Mi sono fatta ben quattro camicie da notte antigrip per l’inverno e praticamente mi sono uscite delle giacche a vento.

Monica Montanari 

(alias Lyanne Quay, Ophelia Keen, Ashley Andrews)

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N.B. LA RIVIVISCENZA DI QUESTO BLOG è DEBITRICE AD AMAZON PER AVERMI CANCELLATO TUTTE LE MIE VECCHIE RECENSIONI E AVERMENE IMPEDITE DI NUOVE. JEFF BEZOS SARà BEN FELICE DI TENERSI RECENSIONI FARLOCCHE A CENTINAIA CHE PONGONO AI VERTICI DELLE CLASSIFICHE TITOLI A VOLTE, NON DICO IMMERITEVOLI BENSì, PROPRIO ILLEGGIBILI. NON SCRITTI IN ITALIANO. CI SI DIMENTICA SEMPRE CHE QUESTE PIATTAFORME OBBEDISCONO A INTERESSI PRIVATI, NON A UN’IDEA PURCHESSIA DI “giustizia”. E DUNQUE SE PICCHI DURO E IN DIECI PROTESTANO PERCHÈ PICCHI DURO, JEFF TRA TE E QUEI DIECI (ANCORCHÈ PARENTI E AMICI DELL’AUTORE STRONCATO) SCEGLIE QUEI DIECI PERCHé 10 È maggiore di 1. Con ciò ora spalmo subito su Novelbus le mie belle stroncature e anche su Goodreads. 

A la guerre com a la guerre.