giovedì 9 maggio 2024

Per la Baldwin un amore sulle ventitré

 



Sadie Jane Baldwin

Ventitré prima di te

(Per i Lettori di Sentimento e Lettori di Rivalse Amorose) 

Recensione
di Monica Montanari 


Un grande protagonista maschile e una prosa irritante

Siamo fuori dalla retorica del romanzo, questo è un “romanzo aumentato”: un post facebook chilometrico. Ma l’amore arriva, il protagonista maschile arriva, affascinantissimo, testosteronico come pochi e ciò rende meritevole questo titolo delle eventuali centinaia di valutazioni Amazon che attualmente spuntano accanto a cani e porci senza meriti. Chi cerca la meraviglia dell’amore in questo romanzo la trova, insieme al suo protagonista perdutamente innamorato e irresistibile. Quando Oreste spunta sulla scena, il tempo letteralmente si ferma in questo romanzo e anche tu lettrice sei lì in trepidazione, e gli tireresti un martello sul ginocchio come fece Michelangelo col suo Mosé ed emetteresti un grido strozzato: “Perché non parli?”. È un effetto davvero forte, ragazze, arte mirabile quella di Sadie per averlo saputo creare.
Altro pregio di questo libro, rarissimo in una storia di ambientazione italiana contemporanea, è aver saputo sollevare una bolla immaginativa dove tutto appare possibile aiutando il lettore nella sospensione dell’incredulità. Perché infatti il lettore possa considerare possibile l’impossibile è necessario stabilire che il mondo del romanzo non obbedisce alle medesime regole del mondo del lettore. Occorre creare un giardino segreto per la storia e Sadie Jane Baldwin ci riesce mirabilmente, di certo aiutata dalla location di Venezia, ma grazie all’ausilio di tanti dettagli atti a portarci fuori, a cominciare dai nomi Oreste, Anselmo… 🙂
Peraltro questo romanzo ha un grande pregio tecnico. Ha una soluzione di struttura geniale che copierò nella stesura del Conte perché mi risolve il problema di un inizio appesantito nel Barone da troppe informazioni. Per tutto il romanzo infatti Sadie allude a un evento catastrofico dirimente senza in realtà raccontare l’accaduto, se non molto avanti nella storia. Ottima idea, brava.
Insomma cinque stelle… meno due.. e ora vediamo perché.
Ok, ora vai con le bacchettate sulle dita. Intanto nonostante riconosca i pregi di questo romanzo, io non ne leggerò un secondo di Sadie Jane Baldwin, perché “Ventitré prima di te” se non al cospetto di Oreste, non è immedesimativo.
Scritto in prima persona al tempo presente con pov alternati questo lungo post facebook, la quinta parete, la demolisce letteralmente. La voce narrante continua a rivolgersi al lettore e nel far ciò continua a ricordargli che questa è la storia di Teresa, non la sua. Io invece voglio un‘esperienza escapista dalla lettura, e, sì, mi piace usare tutte le parole, da ”escapista” a “tarzanello” vogliatemi bene lo stesso…. Dicevo… A me non basta trovare la meraviglia dell’amore nella lettura, voglio essere affabulata, vivere una vita diversa dalla mia.
E veniamo alle bacchettate:
  1. Il fatto che lui sia non solo pescivendolo ma scrittore di romanzi rosa appare ingrediente furbo inserito al solo scopo di creare un’esca nella sinossi. Che lui scriva romanzi rosa non ha poi un ruolo nell’evoluzione della vicenda.
  2. Molti ingredienti del romanzo sono sciorinati nella situazione di base da cui parte la storia, con l’effetto di rendere tale condizione iniziale troppo ”provvidenziale”: Lui è scrittore di romance, e lei libraia, lui è stato compagno di scuola, lui è pescheria di famiglia, lui abita sotto di lei, nello stesso palazzo, e tuttavia in oltre dieci anni non hanno trovato il modo di dissipare un equivoco. Invece, gli ingredienti anche i più mirabolanti, avrebbero dovuto essere generati dalla storia stessa, concatenati. Esempio: lui compagno di scuola, ha una crisi economica in famiglia, la famiglia nobilazza decaduta apre una pescheria al piano terreno del palazzo avito, ma lui non può permettersi di studiare e non gli resta di aiutare i genitori , ma la sua passione per i libri lo porta a coltivarsi comunque e diventare scrittore. tipo. Capito Sadie Jane Baldwin?
  3. La lunga teoria dei fidanzati disastrosi, non è divertente è una palla.

Link d’acquisto

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N.B. LA RIVIVISCENZA DI QUESTO BLOG è DEBITRICE AD AMAZON PER AVERMI CANCELLATO TUTTE LE MIE VECCHIE RECENSIONI E AVERMENE IMPEDITE DI NUOVE. JEFF BEZOS SARà BEN FELICE DI TENERSI RECENSIONI FARLOCCHE A CENTINAIA CHE PONGONO AI VERTICI DELLE CLASSIFICHE TITOLI A VOLTE, NON DICO IMMERITEVOLI BENSì, PROPRIO ILLEGGIBILI. NON SCRITTI IN ITALIANO. CI SI DIMENTICA SEMPRE CHE QUESTE PIATTAFORME OBBEDISCONO A INTERESSI PRIVATI, NON A UN’IDEA PURCHESSIA DI “giustizia”. E DUNQUE SE PICCHI DURO E IN DIECI PROTESTANO PERCHÈ PICCHI DURO, JEFF TRA TE E QUEI DIECI (ANCORCHÈ PARENTI E AMICI DELL’AUTORE STRONCATO) SCEGLIE QUEI DIECI PERCHé 10 È maggiore di 1. Con ciò ora spalmo subito su Novelbus le mie belle stroncature e anche su Goodreads. 

A la guerre com a la guerre.

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