venerdì 25 luglio 2014

Fifty Shades Of Grey - Official Trailer (Universal Pictures) HD

                      
Il tanto atteso trailer di 50 sfumature è arrivato!


Ciao ragazze, dopo tanta attesa e fermento nel web, ecco arrivare il trailer del film tratto dal libro 50 sfumature di grigio. Io l'ho guardato con una certa curiosità e mi è anche piaciuto. Lei ha proprio l'espressione della ragazza comune e Lui è figo abbastanza per fare mister Gray. 


Con un pizzico appena di polemica mi domando una cosa: in parecchie storcono il naso davanti al fenomeno Christian Gray, io per prima sono un po' perplessa riguardo l'aspetto dell'amore/dolore, ma volente o nolente bisogna ammettere che le estimatrici sono un numero altissimo. Un grande esercito, a volte rumoroso ma per la maggior parte silente, che compra e legge; secondo me è un aspetto su cui riflettere e che dovrebbe indurre a pensare, soprattutto chi scrive e si interroga sui gusti del pubblico.
Margaret Gaiottina

sabato 19 luglio 2014

Cattivo, ai lov iu!

di Giusy De Nicolo 

 

 Seconda puntata della rubrica dedicata ai villains che ci piacciono.

Senza ordine, senza criterio. senza vergogna.

  

 Labyrinth è un film del 1986 diretto da Jim Henson e sceneggiato nientepopodimenoché da Terry Jones dei Monty Python.
  La pellicola incontrò un riscontro commerciale inferiore alle aspettative, nonostante sia poi entrata nell'immaginario collettivo di una generazione. Della sua parte non ancora instupidita, quanto meno.
  Sì perché Labyrinth è tecnicamente un film per ragazzi, coi pupazzoni e un mondo fantastico, ma di quelli visionari, originali, godibili e profondi insieme, con sottotracce inquietanti e un paio di scene che oggi il Moige ululerebbe tanto da far sembrare le coefore di Eschilo un allegro gruppo folk.
  Ma concentriamoci sui due personaggi principali, Sarah, interpretata da una giovanissima Jennifer Connelly, e lui, Jareth, che ha lo sguardo asimmetrico e i pantaloni attillatissimi di David Bowie.


  Sarah, bimbaminkia ante litteram, pronuncia per errore (?) un incantesimo, causando il rapimento del fratellino da parte di Jareth, capriccioso e affascinante re dei Goblin.      
 Per recuperare il marmocchio, la rimbambita fanciulla dovrà raggiungere il centro del labirinto in tredici ore.
 Capito poco? Guardatevi il film, allora, che merita. Qui ci interessa parlare di lui.
 Una prima questione sorge spontanea paragonando il re ai Goblin suoi sudditi: ci fate cortesemente vedere le foto di mamma e papà? Non perché qui qualcosa non torna. 




 Ma vabbe', proseguiamo. Belle camice, comunque. Qualche perplessità sull'acconciatura, ma il giochetto con le sfere di cristallo, l'andatura regale e la mise in generale ne fanno un badass con molto, molto stile. E ho mica accennato ai pantaloni attillatissimi?


A un'analisi meno superficiale, risulta evidente poi l'assoluta superiorità intellettuale e caratteriale di Jareth rispetto a Sarah. Lei è la ragazzina che dà inizio al gioco senza neppure rendersene conto. Lui le va dietro e l'asseconda, facendosi antagonista perfetto per l'avventura fantastica di lei. Senza Jareth, Sarah non è che un'adolescente come le altre. Ma mentre Sarah non se ne avvede, Jareth agisce lucidamente e accetta il suo ruolo di “cattivo” perché la rimbambita diventi l'eroina della propria storia.
 Volete le prove? Ascoltate qui. E tra parentesi, la colonna sonora è strepitosa.


 Jareth va oltre, forza lo stesso ordine del tempo per lei, solo per lei. Le offre di farne la propria regina, ma la deficiente rifiuta. Recupera il lattante, torna a casa e fa il balletto della vittoria con i Goblin, relegando Jareth al ruolo di estraniato e sconfitto.
 Ma come si fa????? Con quei pantaloni....

PS. Se desiderate che maltratti un villain che vi sta a cuore, fatemelo sapere nei commenti, cercherò di accontentarvi.

venerdì 18 luglio 2014

Demoni e piaceri



Letture da ombrellone
Ciao ragazze! Non mi sembra neanche che sia tempo di vacanze per via di questa estate strana, ma la stanchezza c’è, e la voglia di staccare un attimo pure. Così, rilassandomi rilassandomi ho fatto finta di essere sotto l’ombrellone e mi sono gustata Demoni e Piaceri di Emma Holly. 



Un po’di sconforto mi è venuto già quando ho visto che si trattava di 3 racconti; non posso proprio dire che il racconto sia il mio genere preferito. 
Le storie d’amore hanno per protagonisti umani e Yama, creature in parte simili in parte diverse dagli uomini normali. Al primo racconto darei un bel 7, anche se il protagonista maschile è stato tratteggiato un po’ troppo rigido. Avete presente un baccalà? Bah, sarà che questi Yama hanno poco senso dell’umorismo.
Il secondo merita appena la sufficienza, direi un 6 stiracchiato. Lei è una scienziata Yama e lui la povera cavia da laboratorio. Ma l’idea di una donna che riesca a prendere in braccio il suo uomo senza nessuno sforzo non mi sembra poi tanto accattivante.
Il terzo secondo me prende un 7 più, mi è sembrato un  po’ più movimentato, c’è questa regina Yama che si circonda di uomini, (ha addirittura un harem!) ma ovviamente lei va a scegliere il figlio del re suo acerrimo nemico.

Nel complesso una lettura svagante, rilassante ed estiva, consigliata se non avete troppe pretese e volete divertirvi un po'! 

domenica 13 luglio 2014

La Devozione di Anisha Rey

La Devozione
di Anisha Rai
Newton Compton Editori
30 gennaio 2014


Sinossi
Nishtha, giovane indiana, approda a New York: il marito Madhur, in punto di morte, l'ha affidata all'amico Jordan Mathers, un rampante avvocato americano. Nishtha, cresciuta nella fede induista, è fedele e devota al suo uomo e l'abnegazione è la sua pratica di vita. Jordan è bello, ricco e potente, ma anche intransigente ed egoista. Un vero pragmatico. Tra i due l'incontro è freddo, troppo lontani i loro mondi, estranei e sconosciuti i loro modi: uno spirituale, l'altro fisico e dal forte senso pratico. Jordan inizia Nishtha al bondage. Per la giovane è un viaggio senza ritorno nella filosofia occidentale, nel BDSM e nella venerazione del maschio padrone. Un lento, eccitante e sofferto gioco delle parti in cui la spiritualità dell'amore tantrico e la carnalità dell'universo sadomaso si incontrano e si scontrano. Nell'erotismo velato, trattenuto, nella sospensione del piacere che si protrae giorno dopo giorno, si compie la sottomissione dei sensi, finché Jordan sente che Nishtha è finalmente sua, e non più di Madhur. Nasce in lui, nonostante la brutalità delle sue pratiche e l'apparente misoginia, un'inarrestabile attrazione. Un sentimento trascinante, che non avrebbe mai potuto prevedere...


Commento di Margaret Gaiottina:
Nel panorama dei vari erotici sadomaso/bondage e similari, ho cercato di scegliere uno dei migliori al momento sul mercato e sono sicura di essere riuscita nell'intento. "La devozione" è ben scritto, i personaggi sono ben caratterizzati, coerenti, a tutto tondo. La vicenda ha una cornice originale e la narrazione risulta davvero scorrevole. Fin qui tutto a posto. Ma la storia d'amore, anzi le storie d'amore che lo costituiscono, visto che la principale è tra Jordan e Nishtha ma collaterale c'è anche il rapporto tra August e Allison, sono a mio parere malate
Lo so di essere estremamente impopolare ma correrò questo rischio.Credo che tutti noi alla fine leggiamo ciò in cui ci immedesimiamo maggiormente e che ci porta comunque piacere, quindi ritengo che chi apprezza romanzi simili trovi un minimo di soddisfazione nel leggere queste dinamiche di amore/dolore/piacere/punizione e via ricominciando.
Io personalmente no, adoro gli uomini che proteggono la loro donna, che la amano adorandola e non le torcerebbero mai un capello, nel nome del piacere o dell'appagamento di nessuno. Nel mio immaginario personale e libresco amore non fa rima con dolore e umiliazione ma con passione, tenerezza e forza. Quindi, consigliato solo ad amanti del genere.

lunedì 7 luglio 2014

Profumo di Semplicità

 di Fanny Goldrose

    Per le ragazze
   
    Frittelle di mele


Care lettrici,
oggi con voi vorrei dividere una passione speciale che a braccetto con quella per la lettura e per la scrittura, accompagna me e tante amanti del genere. E' una passione dal profumo antico, che mi riporta indietro nel tempo e mi regala emozioni, facendo apprezzare a me e a chi mi sta intorno il piacere inebriante che solo le cose semplici sanno regalare. Si tratta del mio amore per le bambole di pezza. Piccole riproduzioni di esseri umani in miniatura, le bambole sono da sempre le compagne di giochi amate dalle bambine di tutto il mondo. Sono i giocattoli più antichi, ritrovate addirittura in tombe egizie risalenti al 2000 a.c.
Fatte di stracci, stoffe e pizzi, occhi di bottoni e capelli di lana. Storie e racconti si intrecciano intorno a questi balocchi dal sapore vintage ma dal divertimento assai moderno e intramontabile.
Il web abbonda di cartamodelli e tutorial, di vere e proprie serie: dalle "Raggedy Ann", riproduzioni della famosa bambola di stracci che il celebre illustratore di fiabe per bambini Mr. Johnny Gruelle, fabbricò per sua figlia Marcella, alle Waldorf tanto amate dalle educatrici di tutto il mondo fino alle pigotte dell'UNICEF.
Girando, cercando e cimentandomi con il "fai da te" mi sono innamorata di questi giocattoli meravigliosi e alla fine sono arrivata a crearne diverse, finite tra le mani di tante bambine felici.
Ed eccole qui:

MEREDITH


 La prima è Meredith la mia bambola con un "Cuore di Strega" proprio come Spilla la protagonista
del romanzo edito da Mamma Editori/Ophiere.
Fatta di Jersey color pesca, maglina, lana, bottoni e morbidissima imbottitura rispecchia  in toto il cuore tenero della protagonista .

Poi non ho potuto resistere nel cercare il cuore di pezza che batte nel petto delle mie compagne di viaggio e quindi ecco qua le Bloody Roses Secret Society:
MOLLIE

come la nostra capitana. Capelli rossi, e sorriso dolce.

MARGARET

come la nostra Gaiottina, briosa e fashion.

GIUSY

come la nostra Mandar, dolce fuori e forte come una roccia dentro.

IMOGEN

frizzante e chic

FANNY

come Goldrose l'eterna sognatrice.

Oltre alle Bloody sono nate anche tre bimbe/i di pezza ispirate ai protagonisti delle serie Disney e così ecco:

                                  MARTINA                          e                  FRANCESCA

     
e Mister Incredibile


Infine nonpotevano mancare i bon bon: le peluscine piccole come una mela e fatte di morbido peluches e collant


Ogni volta che una bambola nasce il suo cuore di pezza entra nel mio e in quello della bimba o del bimbo che felice la stringerà fra le braccia.


Tutte le piccolette di pezza e altri lavoretti fai da te li trovate su:

Un cuore di pezza official blog

Fanny Goldrose official blog


Uomini col collare

di Margaret Gaiottina



Buonasera ragazze! Dall'immagine si vede che sono un tantinello...arrabbiata!
Ma è colpa mia, d'altra parte. Se decido di leggere determinati romanzi poi mi devo beccare le conseguenze e io, per carità, me le piglio tutte, ma un pochino fatemi ribellare!
Sto leggendo "La devozione" di Anisha Rai edito Newton Compton e in cosa mi imbatto? In frasi tipo questa:

Il respiro di August sembrava ispessito. Jordan prese un altro sorso di vino, mentre aspettava la prevedibile domanda.
 «Perché non io?».
 «Non è adatta a te», disse senza mezzi termini.
 «L’hai addestrata tu, per quale motivo non dovrebbe essere adatta anche a me?», replicò irritato.
 «È troppo emotiva. Piange».

La parte che ho trovato di pessimo gusto è concentrata in quel verbo: piange. Sembra che parlino del cane, o del gatto, o del criceto di casa! Ma io dico, o le donne sono sempre state sub senza mai uscire allo scoperto e quindi si identificano in pieno, o questi libri in realtà li leggono gli uomini...
Auspico di leggere a breve un romanzo in cui un uomo a quattro zampe le prenda di santa ragione per il piacere della sua padrona. E che magari a un certo punto si lamenti con la sua amica dicendo: guarda, piange!
Vado avanti nella lettura, la vedo molto perigliosa...

Margaret Gaiottina

venerdì 4 luglio 2014

Cattivo, ai lov iu!

di Giusy De Nicolo

 

Prima puntata della rubrica dedicata ai villains che ci piacciono. Anche se sono perfidi. Anche se sono dei disgraziati. Perché sì.

Senza ordine, senza criterio. senza vergogna.

 

Jaime Lannister, personaggio ideato dal noto killer seriale George RR Martin, nella trasposizione televisiva delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco ha il bel faccino danese di Nikolaj Coster-Waldau. Quest'ultimo si era già fatto notare, tra le altre, nelle vesti dello sfigatissimo padre dell'Anticristo ne I guardiani della notte e in quelle di psicopatico pluriomicida in Headhunters. Insomma, si vede che il ragazzo ci ha sempre tenuto.
Comunque, mollati i completi gessati, eccolo in cotta di maglia e spadone nella produzione HBO.

Fin dalla prima apparizione, il golden boy di casa Lannister si presenta come abilissimo spadaccino e portatore incurabile di faccia da culo, peculiarità, quest'ultima, che lo rende particolarmente caro ad amici e semplici conoscenti.

Linguacciuto, sarcastico e caustico, si distingue dallo standard del figlio di papà per un evidente sprezzo del pericolo e per l'altrettanto cristallino disinteresse riservato a ciò che il prossimo pensa di lui.

Ma subito appare evidente come il fiero e indomito guerriero sia poi un servo della gleba al cospetto di Cersei, sua sorella gemella e sposa di quel panzone alcolizzato di re Robert, nonché donna amabile come un calcio nel fegato tirato con una scarpa di sicurezza dalla punta rinforzata. 

 
Da tutto ciò deriva l'individuazione della prima caratteristica che rende Jaime un personaggio interessante e sfaccettato. Egli è amorale più che immorale. Segue un codice di comportamento che è suo e solo suo, e se ciò significa buttare un bambino dalla finestra per proteggere l'amata sorella-amante, voilà!, lo fa con più scioltezza e meno senso di colpa di quanto non faccia l'automobilista medio gettando l'incarto del Cinquestelle Sammontana.
Scopriamo in seguito che l'epiteto di Sterminatore di re se lo è, sì, guadagnato infilzando l'ex datore di lavoro alle spalle, ma per impedirgli di trasformare la capitale del regno in un'unica, gigantesca grigliata mista.
Siccome poi con Martin uno non può rilassarsi cinque minuti, il nostro subisce una serie di disavventure culminanti nel taglio della mano senza anestesia.
L'esperienza, come è facilmente intuibile, ne modifica le prospettive esistenziali e l'aspetto, ora decisamente grunge. 

 
Intanto, però, noi animi romantici e sensibili ci sciogliamo scoprendo la sua completa e incrollabile fedeltà alla sorella, sua prima e unica donna,
Incestuoso sì, ma con tanto ammmmore!
È poi fratello affezionato di Tyrion, che papà Tywin - simpatico come due calci nel fegato - ha preso in odio dal primo giorno perché nano e dunque imperfetto.
A Jaime, in fondo in fondo, cattivo come il tigrotto di peluche dei luna park, inviamo tonnellate di affetto e caramelle gommose, sapendo che, se ti riuscisse di sopravviviere fino all'ultimo libro nell'universo di Martin, ne avrai estremo bisogno. 



mercoledì 2 luglio 2014

Il sangue delle Bloodies, l'Olio Rosso di San Giovanni e Scacciadiavoli

di Mollie Miles


 Per ragazze strudel 

Le Bloodies scrittrici o scribacchine a seconda del punto di vista più o meno tollerante da cui le si guardi, intingono - come recita lo slogan riportato nelle quarte di copertina dei nostri libri -  la penna niente meno che nel sangue. Le immaginate? Il pentolone scarlatto in cui la penna d’oca si abbassa per riemergere intrisa di liquido ferale? Immaginate le parole che ne sgorgano vergate su pergamene che narrano di passione e tentazione? 

Bene dopo questa pretenziosa premessa posso chiedere retoricamente chi oserebbe ribellarsi all’affermazione che dopo tutto le Bloodies sono sopratutto streghe, abili anche nel preparare farmakoi e theriache. In questi giorni di San Giovanni Battista, giorni cruciali nell’Annus, in cui il sole inverte l’ascesa nel cielo per prodursi d’ora in poi in alzate sempre più basse sull’orizzonte fino al culmine decembrino in cui anche a mezzogiorno di poco si eleva sopra i tetti delle case… In questi giorni di cuspide tra giugno e luglio, in cui massimo è il numero delle ore di luce, in cui le ragazze spiano negli specchi sotto i raggi della luna per intravedere il volto del prossimo amante, giorni in cui l’albume in bottiglia lasciato sotto un noce fa “la vela, giorni in cui la rugiada del mattino ha poteri taumaturgici e solo di notte viene raccolta la ruta. 



Ebbene in questi giorni le Bloodies si dedicano alla raccolta dell’Erba di San Giovanni.
L’Erba di San Giovanni, Scacciadiavoli, Hypericum si presenta in forme diverse, quella più diffusa nei campi ha un portamento slanciato e di aspetto povero con fiori piccoli. Più foglioso e a grandi fiori l’
Hypericum impiegato per cespugli e siepi nei giardini, brevilinei ma con petali ampi e grassi l’Hypericum delle alpi e dei relitti glaciali appenninici. Parliamo ora dell’Hypericum selvatico quello a bordo strada in collina e quello di montagna. Con esso si realizza un liquido rosso sangue, che le bloodies potrebbero usare per scrivere tanto è rosso! Esso è noto come Olio rosso o Olio di san Giovanni. Ha un notevole potere cicatrizzante, utile nella fase piagata della psoriasi, anzi risolutivo. Esso agevola la maturazione istologica dei tessuti bloccata dall’azione sinergica dello stress e di recettori nel derma presenti per ereditarietà genetica. Tali recettori reagiscono allo stress fermando a uno stadio immaturo le cellule, creando prurito, fissurazioni, sanguinamenti e piaghe appunto. Altrettanto risolutivo e benefico è l’Hypericum per gli inestetismi del piede che a partire dai trent’anni e con l’uso di calzature estive rappresenta un inconveniente spiacevole che tende a fissurarsi in ragadi estremamente dolorose. Ecco invece l’Erba di San Giovanni: prendetene i fiori, sminuzzateli e metteteli in un barattolo grande il doppio del loro volume, copriteli di alcool Buongusto a 90 gradi e aggiungete olio di semi di girasole fino a riempimento del vaso. Chiudete ermeticamente, agitate il tutto e lasciate in luogo esposto al sole per tre giorni, poi filtrate. Con quest’olio massaggiate i piedi prima di andare a dormire, nell'arco di una sola notte vedrete il taglio miracolosamente sanato e potrete riprendere il cammino senza dolore. Attenzione, ancora pochi giorni e poi l’Erba di San Giovanni sparirà per tornare a fiorire solamente tra un anno.

martedì 1 luglio 2014

Lei, Lui e... la criminale che è in lei

di Margaret Gaiottina



Maya Banks
Nessuna via di fuga
Leggereditore narrativa
12 giugno 2014

Sam Kelly appartiene al KGI, una squadra speciale composta da lui e i suoi fratelli, impegnata in azioni militari top secret.
L’ultima persona che si sarebbe aspettato di trarre in salvo durante una missione è Sophie Lundgren. In passato hanno avuto una breve, intensissima storia, ma poi lei è svanita nel nulla.
In realtà Sophie ha passato gli ultimi mesi in fuga, sapendo che qualsiasi errore sarebbe costato la vita a lei e al bambino che porta in grembo, frutto di quella fugace relazione. Sam è stato il suo primo amore, ora è la sua ultima possibilità, e lei è certa che farà qualsiasi cosa per proteggerla. Tuttavia, l’oscuro passato di Sophie è più pericoloso di quanto Sam immagini, e l’unico modo per sopravvivere è affrontarlo e cancellarlo una volta per tutte.
Dopo L’ora della verità, il secondo volume della serie KGI, un distillato di pura romantic suspense.

Secondo capitolo della saga dei fratelli Kelly, una famiglia tutta al maschile con tanto di mamma davanti alla quale questi ragazzoni duri e coraggiosi si sciolgono e tornano quasi bambini. In “Nessuna via di fuga” tocca all’ombroso Sam che durante una missione ha avuto un breve flirt con la cameriera Sophie. Tuttavia, Sophie vera cameriera non è, perché trattasi invece della figlia di un pericoloso trafficante d’armi a cui Sam e fratelli stanno dando accanitamente la caccia. Dopo cinque mesi dalla brevissima ma caliente relazione, Sophie si presenta da Sam con tanto di pancione. Ta da da dan…
Cosa fare a questo punto? Come si comporterà un vero uomo in tali spinose circostanze? Lo immaginerete di sicuro, e immaginate bene, perché le cose andranno in effetti così come si può indovinare. Sinceramente mi è rimasto piuttosto oscuro il punto in cui Sophie ha timore di confessare a Sam di aver ucciso il proprio padre, un tiranno sanguinario che le ha sempre fatto del male. Infatti lei ha paura di essere giudicata malamente (proprio da Sam che per professione ognuccide i cattivi) Mi è sembrato un mentire ingiustificato volto solo a creare un ostacolo fra i due personaggi, ma non pienamente coerente, insomma quegli stratagemmi che non si reggono poi tanto in piedi sulle loro gambe. Per l’uccisione di un criminale senza scrupoli che ha anche costretto la figli a prostituirsi, avrebbero dovuto dare alla ragazza la medaglia al valore!
La seconda parte del romanzo procede con una certa lentezza e sinceramente mi ha anche un po’ annoiata, l’ho trovata un po’stagnante, almeno fino al colpo di scena verso la fine che un tantino mi ha risvegliata.
In conclusione, ho apprezzato molto di più il primo romanzo della serie, e ho trovato questo discreto, ma ora aspetto gli altri perché questi fratelli Kelly sono parecchi (numericamente, credo cinque o sei) e secondo me possono riservare piacevoli sorprese.
Per me, per questa performance la Banks merita 3 belle cassate!