La Devozione
di Anisha Rai
Newton Compton Editori
30 gennaio 2014
Sinossi
Nishtha, giovane indiana, approda a New York: il marito Madhur, in punto di morte, l'ha affidata all'amico Jordan Mathers, un rampante avvocato americano. Nishtha, cresciuta nella fede induista, è fedele e devota al suo uomo e l'abnegazione è la sua pratica di vita. Jordan è bello, ricco e potente, ma anche intransigente ed egoista. Un vero pragmatico. Tra i due l'incontro è freddo, troppo lontani i loro mondi, estranei e sconosciuti i loro modi: uno spirituale, l'altro fisico e dal forte senso pratico. Jordan inizia Nishtha al bondage. Per la giovane è un viaggio senza ritorno nella filosofia occidentale, nel BDSM e nella venerazione del maschio padrone. Un lento, eccitante e sofferto gioco delle parti in cui la spiritualità dell'amore tantrico e la carnalità dell'universo sadomaso si incontrano e si scontrano. Nell'erotismo velato, trattenuto, nella sospensione del piacere che si protrae giorno dopo giorno, si compie la sottomissione dei sensi, finché Jordan sente che Nishtha è finalmente sua, e non più di Madhur. Nasce in lui, nonostante la brutalità delle sue pratiche e l'apparente misoginia, un'inarrestabile attrazione. Un sentimento trascinante, che non avrebbe mai potuto prevedere...
Commento di Margaret Gaiottina:
Nel panorama dei vari erotici
sadomaso/bondage e similari, ho cercato di scegliere uno dei migliori al momento sul mercato e
sono sicura di essere riuscita nell'intento. "La devozione"
è ben scritto, i personaggi sono ben caratterizzati, coerenti, a
tutto tondo. La vicenda ha una cornice originale e la narrazione
risulta davvero scorrevole. Fin qui tutto a posto. Ma la storia
d'amore, anzi le storie d'amore che lo costituiscono, visto che la
principale è tra Jordan e Nishtha
ma collaterale c'è anche il rapporto tra August e Allison, sono a
mio parere malate.
Lo so di essere estremamente impopolare ma correrò questo rischio.Credo che tutti noi alla fine leggiamo ciò in cui ci
immedesimiamo maggiormente e che ci porta comunque piacere, quindi
ritengo che chi apprezza romanzi simili trovi un minimo di soddisfazione nel leggere
queste dinamiche di amore/dolore/piacere/punizione e via
ricominciando.
Io personalmente no, adoro gli uomini
che proteggono la loro donna, che la amano adorandola e non le
torcerebbero mai un capello, nel nome del piacere o dell'appagamento
di nessuno. Nel mio immaginario personale e libresco amore non fa
rima con dolore e umiliazione ma con passione, tenerezza e forza.
Quindi, consigliato solo ad amanti del genere.
Evviva Margaret!
RispondiElimina(Mollie Miles)