sabato 19 luglio 2014

Cattivo, ai lov iu!

di Giusy De Nicolo 

 

 Seconda puntata della rubrica dedicata ai villains che ci piacciono.

Senza ordine, senza criterio. senza vergogna.

  

 Labyrinth è un film del 1986 diretto da Jim Henson e sceneggiato nientepopodimenoché da Terry Jones dei Monty Python.
  La pellicola incontrò un riscontro commerciale inferiore alle aspettative, nonostante sia poi entrata nell'immaginario collettivo di una generazione. Della sua parte non ancora instupidita, quanto meno.
  Sì perché Labyrinth è tecnicamente un film per ragazzi, coi pupazzoni e un mondo fantastico, ma di quelli visionari, originali, godibili e profondi insieme, con sottotracce inquietanti e un paio di scene che oggi il Moige ululerebbe tanto da far sembrare le coefore di Eschilo un allegro gruppo folk.
  Ma concentriamoci sui due personaggi principali, Sarah, interpretata da una giovanissima Jennifer Connelly, e lui, Jareth, che ha lo sguardo asimmetrico e i pantaloni attillatissimi di David Bowie.


  Sarah, bimbaminkia ante litteram, pronuncia per errore (?) un incantesimo, causando il rapimento del fratellino da parte di Jareth, capriccioso e affascinante re dei Goblin.      
 Per recuperare il marmocchio, la rimbambita fanciulla dovrà raggiungere il centro del labirinto in tredici ore.
 Capito poco? Guardatevi il film, allora, che merita. Qui ci interessa parlare di lui.
 Una prima questione sorge spontanea paragonando il re ai Goblin suoi sudditi: ci fate cortesemente vedere le foto di mamma e papà? Non perché qui qualcosa non torna. 




 Ma vabbe', proseguiamo. Belle camice, comunque. Qualche perplessità sull'acconciatura, ma il giochetto con le sfere di cristallo, l'andatura regale e la mise in generale ne fanno un badass con molto, molto stile. E ho mica accennato ai pantaloni attillatissimi?


A un'analisi meno superficiale, risulta evidente poi l'assoluta superiorità intellettuale e caratteriale di Jareth rispetto a Sarah. Lei è la ragazzina che dà inizio al gioco senza neppure rendersene conto. Lui le va dietro e l'asseconda, facendosi antagonista perfetto per l'avventura fantastica di lei. Senza Jareth, Sarah non è che un'adolescente come le altre. Ma mentre Sarah non se ne avvede, Jareth agisce lucidamente e accetta il suo ruolo di “cattivo” perché la rimbambita diventi l'eroina della propria storia.
 Volete le prove? Ascoltate qui. E tra parentesi, la colonna sonora è strepitosa.


 Jareth va oltre, forza lo stesso ordine del tempo per lei, solo per lei. Le offre di farne la propria regina, ma la deficiente rifiuta. Recupera il lattante, torna a casa e fa il balletto della vittoria con i Goblin, relegando Jareth al ruolo di estraniato e sconfitto.
 Ma come si fa????? Con quei pantaloni....

PS. Se desiderate che maltratti un villain che vi sta a cuore, fatemelo sapere nei commenti, cercherò di accontentarvi.

4 commenti:

  1. Ma quanto sei brava?! Sfido le ire delle altre bloodies e te lo dico. E poi vogliamo mettere... quei pantaloni? Ha ragione, ma ci chiediamo con la tua compilation di villains che compagno ti sarai mai scelto? Ne vogliamo la descrizione come finale cigliegina sulla torta.
    (Mollie Miles)

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    1. Tenc iu! :D
      Il villain di casa preferisce rimanere a tramare nell'oscurità. :D
      G.D.N.

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  2. Grazie, Giusy. Ora me lo immaginerò per sempre con la faccia e il carattere del Carota di Pratchett allevato dai nani...

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