mercoledì 28 luglio 2021

Il mondo al capolinea di Angelica Romanin

 

Angelica Romanin


Ritroviamoci alla fine del mondo


di Monica Montanari 
Recensioni
(Per i Lettori di Commedie e Lettori di Mondanità) 

Amare l'impossibile

Scritto benissimo e con intelligenza, il ritratto di vita di Martina riesce a essere ironico senza essere demolitivo. Il suo universo familiare ne esce buffo ma deliziosamente invitante come certi dolci di pasticceria. 

Il libro si dipana come una successione di aneddoti dove il filo narrativo della vita di Martina - con chi si fidanzerà stabilmente, che lavoro farà, dove abiterà - resta sullo sfondo. In pratica non c’è storia perché il personaggio non ha un arco, è bloccato in un eterno presente, mentre invece il tempo scorre inesorabile creando un’angoscia di fondo solo accennata esplicitamente ma che rappresenta la vera sostanza del racconto. Martina a tratti si mostra insidiata dal sospetto di stare invecchiando e vorrebbe disperatamente fermarlo il mondo, tanto da fare del tema di un’apocalisse prima climatica, poi sismica, poi calendariale il punto d’approdo della narrazione. Martina non vuole crescere, non vuole fare progetti, Martina sa essere simpatica e usa magnificamente la leva relazionale. E da qui non si muove, colleziona giornate e serate simpatiche e uomini invariabilmente prestanti e sufficientemente intellettuali da poter essere sfoggiati con lustro. Sarebbe bastato poco per fare di questo libro un romance, e che romance! Sarebbe bastato che alla fine Martina convolasse con Francesco, il superdotato con basso QI. Magari complice una scoperta di giardinaggio capace di fare la fortuna di entrambi. Ma ci sarebbe voluto un arco, un personaggio capace di cambiare, capace di emanciparsi dal giudizio degli altri, capace di capire che se sei tanto brillante e intelligente e se ti piace la natura, un giardiniere ingenuo e ben messo fa al caso tuo.

Nessun commento:

Posta un commento