Mathilde Bonetti
Cieli di Piombo
L’uomo dentro il nemico
Ho letto questo Cieli di Piombo di Mathilde Bonetti, alias Mathilda Blake, seduta in poltrona di fianco al camino, con un dito di bourbon nel bicchiere, un pò di jazz di Bud Powell nello stereo, prime ore della sera, per tre sere successive. Apri la prima pagina e ti accoglie l’orrore della seconda guerra mondiale, dura poco ma c’è una donna dagli occhi di pervinca, il ventre florido di un figlio appena concepito. Viene uccisa come un animale braccato davanti agli occhi del marito impotente, un aviatore gigantesco appena fatto prigioniero. Ma la donna dagli occhi pervinca oltre al marito, ha altrove dei genitori, altrove ha un fratello, altrove ha una sorella e quando scrivo “altrove” intendo i quattro angoli d’Europa. Ecco il continente è destinato a ripiegarsi a fazzoletto in questa storia, i quattro angoli a toccarsi, per asciugare lacrime e poi sventolare e salutare una nuova felicità.
Costruito con la tecnica dell’incrocio di destini, questo romanzo sconta un po’ l’allungarsi della fase di impostazione perché ci introduce ai diversi destini chiamati a incrociarsi, perciò consiglio di cominciare il viaggio distogliendo lo sguardo dalla meta e fissarlo di lato, fuori dal finestrino. Vi troverete momenti di umanità inaspettata, grandi personaggi e lo scintillio degli aerei in cielo e delle acque sotto di loro.
Gli Spat, gli Stuka, i Messerschmit, le acrobazie, la cavalleria celeste tutto si svolge sopra il riflesso abbagliante dell’acqua: dal lago Lebsko, al mar Baltico, al Canale di San Giorgio tra Gran Bretagna e Irlanda, e infine la Manica per trasformare il più grave dei disastri, Dunkerque, in una vittoria morale.
Troverete in quei cieli il titanismo eroico di un aviatore, grande anche di statura e forza, e quello romantico dello sconfitto dagli occhi azzurri e dai capelli color del grano. E poi sotto le stelle, le note di Moonlight Serenade, perché nulla come la musica, e questa canzone in particolare, può suscitare le immagini a grappolo dei tanti film dedicati all’amore durante la guerra, all’Europa straziata, al dolore di dirsi addio e alla gioia di ritrovarsi.
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