giovedì 9 maggio 2024

Amore, perdonami i ciuffi


Roberta Ciuffi

Amore, perdonami

(Per i Lettori di Commedie e Lettori di Storie in Costume) 

Recensione
di Monica Montanari 


Leggero con gusto, leggetevelo vi divertirà

Dunque l’ammirazione ti fa desiderare di assomigliare al tuo idolo, come Sylva Koscina, quando incontra Tarzan nella giungla* e gli dice: «Guarda anche io sono come te» e gli fa vedere le tette. Non entriamo nel merito sui perché di Tarzan a quel punto, ciò che conta è che per me Roberta Ciuffi è Tarzan e le mie tette sono gli pseudonimi.
Guardami, Ciuffi, anche io sono come te, ne ho tantissimi! :-) L’ho scoperto nella prolusione di una sua copia personale di Amore perdonami, allungatami da lei di straforo, perché sa il cavolo cosa sta facendo ‘sta donna, i suoi romanzi appaiono e scompaiono da Amazon senza un perché. (Ma ora è su Amazon senza problemi) Ok sappiate che Roberta Ciuffi si è chiamata in N modi, Sara Bean, Mary Camber, Angela Medi. Quasi quanto i miei nel romance e ne sono molto orgogliosa anche se leggi Tarzan e capisci che vorresti tanto assomigliarle per qualcosa di più sostanzioso del numero dei nomi di penna. In questo romanzo infatti succede tutto sotto una winckelmanniana bellissima quiete apparente.



Comincia con una pennellata: i servitori ascoltano una famiglia aristocratica, le nobildonne lasciano cadere un’osservazione sul viso spento di una bella giovane, ed ecco che insensibilmente abbiamo un nuovo colpo di pennello, una carovana di aristocratici è in partenza per un villaggio verso il il Nord, scopo: far ritornare il sorriso sul volto spento di Beth.
Ma a un incrocio la carovana viene avvistata e riconosciuta da due gentiluomini che erano proprio diretti a farle visita… C’è grande arte in questo mantenere apparentemente l’azione ferma mentre tutto si muove. Lo cito sempre ma lo ripeterò: la scrittura, vien detto, è l’arte di coprire distanze giganti a passo di formica. E questo, Tarzan Ciuffi lo sa fare mirabilmente portandosi le formiche sulla sua liana. Poi più tecnicamente non posso non andare in brodo di giuggiole per quei dettagli che, la lettrice manco se ne accorge ma, dicono quanto la Ciuffi si sia dedicata allo studio del periodo storico: dalla chatelaine, al Phaeton Highflyer, ai palafrenieri… per tacere che ho scoperto una parola nuova, evento! “stambugio” il cui significato è quello di un bugio stambergoso.
Queste pennellate e l’ironia sottile nel ritrarre i personaggi sono i maggiori pregi di questa storia, più breve delle altre della medesima serie. L’intreccio amoroso si riduce al processo di agnizione: “Non posso crederci, Pedro è mio padre” e questo format viene applicato anche per dare un senso alla vita dello zio ciccione. Leggetevelo e divertitevi.
*Ho cercato per un’ora il nome della pellicola di questo pregiato lacerto della settima arte, e non l’ho trovato. La Koscina ha fatto troppi film.

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N.B. LA RIVIVISCENZA DI QUESTO BLOG è DEBITRICE AD AMAZON PER AVERMI CANCELLATO TUTTE LE MIE VECCHIE RECENSIONI E AVERMENE IMPEDITE DI NUOVE. JEFF BEZOS SARà BEN FELICE DI TENERSI RECENSIONI FARLOCCHE A CENTINAIA CHE PONGONO AI VERTICI DELLE CLASSIFICHE TITOLI A VOLTE, NON DICO IMMERITEVOLI BENSì, PROPRIO ILLEGGIBILI. NON SCRITTI IN ITALIANO. CI SI DIMENTICA SEMPRE CHE QUESTE PIATTAFORME OBBEDISCONO A INTERESSI PRIVATI, NON A UN’IDEA PURCHESSIA DI “giustizia”. E DUNQUE SE PICCHI DURO E IN DIECI PROTESTANO PERCHÈ PICCHI DURO, JEFF TRA TE E QUEI DIECI (ANCORCHÈ PARENTI E AMICI DELL’AUTORE STRONCATO) SCEGLIE QUEI DIECI PERCHé 10 È maggiore di 1. Con ciò ora spalmo subito su Novelbus le mie belle stroncature e anche su Goodreads. 

A la guerre com a la guerre.

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