Mary Balogh
I Desideri del Cuore
(Per i Lettori di Historical Romance, Lettori di Rivalse Amorose)
Tre romanzi outsider
Questo cofanetto raccoglie un duetto giorgiano e un romanzo gallese. I due romanzi ambientati in periodo giorgiano preregency celebrato dalla Heyer nel suo “La pedina scambiata” sono stati scritti a metà degli anni ’90 e sviluppano il tema dell’amore come ossessione. Sullo sfondo si muovono due veri stalker e Balogh vi inserisce un ingrediente infrequente della sua produzione, il morboso.
In “SENZA CUORE” la protagonista, viene sverginata con un corpo estraneo da una domestica per ordine del persecutore il quale intende così impedire alla giovane di sposarsi. In ”LA MELODIA DEL CUORE”, un personaggio secondario, una giovane bellissima, suscita le gelosie della sorella incestuosa del proprio corteggiatore e l’ossessione di un altro determinato ad averla. Perché vi ho rivelato questi eventi, nonostante essi rappresentino la scoperta finale della parte intrigo di questi romanzi? Perché in realtà non contano nulla in queste due storie.
Sono un antefatto pretestuoso il cui unico fine è creare l’ostacolo narrativo all’amore. L’estrema raffinatezza e il piacere di leggere Mary Balogh è la sua capacità di definire l‘ostacolo interiore, psicologico, ad amare, qui invece si tenta di introdurre un po’ di prurigine, così come in Signora del suo cuore, Balogh tentava di introdurre un po’ di masochismo. In realtà lei non ne ha bisogno, ma difficilmente anche il più maturo degli autori ha piena sicurezza dei propri meriti, che sono tanti sopratutto nel secondo della serie, la Melodia del Cuore. Qui un giovane incompreso e una ragazza sordomuta e selvaggia sanno parlarsi con lo sguardo, lui trova in lei spazi di libertà dove espandere le pulsioni più autentiche e inespresse. Lei trova in lui una bontà totale e cristallina, cui affidarsi.
Eccoci con il terzo romanzo del cofanetto ”I desideri del cuore”, “PASSIONE PROIBITA”. Vi dico subito che questo romanzo dovrebbe avere un’edizione propria, e per di più un hard cover, tanto è “bellissimo”. Ci ho fatto domenica. Invece di lavorare, un giorno mi sono sparata al sole questo romanzo e non ho combinato una beneamata. Per tutta la prima metà sembra quasi di leggere la Bronte di Jane Eyre. Qui la Balogh parla del suo Galles, rurale, tradizionale, delle sue canzoni struggenti, dei suoi minatori, delle comunità chiuse e solidali. Sono il suo background e si sente, parla di cose che conosce. Affiora la questione sociale trattata in modo più parternalistico rispetto alla Dunmore, ma questo romanzo è più vecchio di trent’anni. Sì perché esso dovrebbe essere letto in parallelo con il superlativo “Il ritratto della seduzione” di Evie Dunmore, dedicato ai minatori del Fife, zona della Scozia meridionale. Vi dirò secondo me la Dumore, questo Passione proibita della Balogh, se l’è letto prima di scrivere il proprio romanzo. Sembra quasi che abbia voluto dare una una seconda vita all’Owen di Mary Balogh. Owen braccia forti, capo dei minatori, supplica la sua cariad (amore). Come tutti i fidanzati la vuole portare sulla montagna:
«Lasciami entrare dentro di te.»
«No Owen, solo baci. Solo baci,» scuote la testa la bellissima Sian perché i brividi provati tra le braccia del marchese biondissimo appena arrivato nel Galles, lei con Owen non li ha mai provati, sebbene questi sia forte e tenerissimo.
Sian non resisterà al fascino freddo e duro come acciaio del marchese, nè la tempra di Alexander reggerà il fuoco selvaggio della bella gallese e allora nei panni di Lucien della Dunmore, l’ex minatore dalle grandi fortune, sembra esserci il riscatto di Owen.
Il fatto è che che apparentemente più algido, il marchese è dolcissimo perché è più civile. Ha un rispetto per la donna, sconosciuto nella comunità rurale del Galles. Forse Balogh ha voluto spiccare una critica verso le proprie origini culturali. Ci dice che le società meno elitarie possono essere però arretrate ed avere nei deboli e nelle donne le proprie vittime. Mentre gli ambienti più esclusivi e meno democratici possono serbare i frutti civili della consapevolezza e della cultura.
La Dunmore ribalta esattamente la tesi di Balogh, in Ritratto della Seduzione ci mostra quanto la buona società paludata sia menomante per le donne e quanto liberatoria possa essere l’autenticità dell’umanità più semplice.
In ogni caso uno dei migliori romanzi della Balogh.
Omaggio al periodo georgiano celebrato dalla Heyer nel suo “La pedina scambiata” questo duetto è stato scritto a metà degli anni ’90 e sviluppa il tema dell’amore come OSSESSIONE. Sullo sfondo di questi due romanzi si muovono due veri stalker e Balogh vi inserisce un ingrediente infrequente della sua produzione, il morboso. In “Senza Cuore” la giovane, per ostacolarne la matrimoniabilità, viene sverginata con un corpo estraneo da una domestica per ordine del persecutore. In ”La Melodia del Cuore”, un personaggio secondario, una giovane bellissima, suscita le gelosie della sorella incestuosa del proprio corteggiatore e l’ossessione di un altro determinato ad averla. Perché vi ho rivelato questi eventi, nonostante essi rappresentino la scoperta finale della parte intrigo di questi romanzi? Perché in realtà non contano nulla in queste due storie. Sono un antefatto pretestuoso il cui unico fine è creare l’ostacolo necessario narrativamente all’amore. L’estrema raffinatezza e il piacere di leggere Mary Balogh è la sua capacità di definire l‘ostacolo interiore, psicologico, ad amare, qui invece lei tenta di introdurre un po’ di prurigine, così come in Signora del suo cuore, tentava di introdurre un po’ di masochismo. In realtà lei non ne ha bisogno, ma difficilmente anche il più maturo degli autori ha piena sicurezza dei propri meriti che sono tanti, sopratutto nel secondo della serie, La Melodia del Cuore. Qui un giovane incompreso e una ragazza sordomuta e selvaggia sanno parlarsi con lo sguardo, lui trova in lei spazi di libertà dove espandere le pulsioni più autentiche e inespresse. Lei trova in lui una bontà totale e cristallina, cui affidarsi.
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Amarsi con passione, al punto di fingere di essere solamente amici.
Il visconte affascinante e la giovane zitella spilungona e diffidente ne sono certi, non potrà esserci assolutamente nulla tra loro. Eppure i progetti di entrambi tendono a collimare: il visconte deve e vuole allontanare lady Smollett da Londra e Jemima agogna di andarsene al più presto.
Per il visconte niente è più facile che accompagnarla in Scozia in segreto. Lord Owen Burke, primo visconte di Mar, mascalzone luciferino, duellante di cuori e di spade, non rischia certo di compromettersi con stelle radiose o principesse tristi dal canto struggente. E anche Jemima è convinta di non correre il pericolo di rovinarsi, che da burbera scozzese, rigida come può esserlo una venticinquenne nubile alta sei piedi, lei non potrà piacergli da nessun punto di vista.
Peccato che quando incrociano lo sguardo non riescano più a staccarlo, che Jemima abbia bisogno di qualcuno che le insegni le gioie della vita e che Owen debba uccidere un piccolo grande drago nascosto nel proprio passato.
Il visconte potrebbe insegnarle a danzare e lei, la principessa da salvare, avere in serbo lo stocco per trafiggere il drago.
(Dalla serie Hellfire, romanzi da leggere nell’ordine da voi preferito.)
Commedia Romantica , romance storico di periodo georgiano
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N.B. LA RIVIVISCENZA DI QUESTO BLOG è DEBITRICE AD AMAZON PER AVERMI CANCELLATO TUTTE LE MIE VECCHIE RECENSIONI E AVERMENE IMPEDITE DI NUOVE. JEFF BEZOS SARà BEN FELICE DI TENERSI RECENSIONI FARLOCCHE A CENTINAIA CHE PONGONO AI VERTICI DELLE CLASSIFICHE TITOLI A VOLTE, NON DICO IMMERITEVOLI BENSì, PROPRIO ILLEGGIBILI. NON SCRITTI IN ITALIANO. CI SI DIMENTICA SEMPRE CHE QUESTE PIATTAFORME OBBEDISCONO A INTERESSI PRIVATI, NON A UN’IDEA PURCHESSIA DI “giustizia”. E DUNQUE SE PICCHI DURO E IN DIECI PROTESTANO PERCHÈ PICCHI DURO, JEFF TRA TE E QUEI DIECI (ANCORCHÈ PARENTI E AMICI DELL’AUTORE STRONCATO) SCEGLIE QUEI DIECI PERCHé 10 È maggiore di 1. Con ciò ora spalmo subito su Novelbus le mie belle stroncature e anche su Goodreads.
A la guerre com a la guerre.
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