mercoledì 11 dicembre 2024

Tutti con la Lorret, in Fuga dal Duca

 


Vivenne Lorret

In Fuga dal Duca

(Per i Lettori di Historical Romance, Lettori di Commedie) 


Recensione
di Monica Montanari 


Un Duca in fuga dalla magia

Dalla vostra Lyanne Quay di Un Conte per Tiranno
Anche questo me lo sono goduta, l’umorismo della Lorret mi strappa le risate dal cuore, i suoi personaggi sono ancora più belli del solito in questo libro e di più: questo è il romanzo della svolta nella sua scrittura.
In questo romanzo avviene la transizione. C’è il cattivo e l’intrigo finale, come residuo della sua visione, ma i personaggi sono tanto approfonditi da gemmare l’evoluzione capace di unire le due anime.
Siamo in un contesto favolistico, ma non è pesante, è solo bizzarro, non mina la tenuta della storia.
Nelle leggende, la famiglia del duca di Merleton risale ai tempi di Re Artù e di quell’epoca conserva – con l'onere della custodia – un evangelario di ricette magiche capaci di infondere coraggio ai soldati, di strappare la verità ai nemici e così via. Questo volume rilegato in oro e pietre preziose viene conservato nella cripta del castello e il duca si dedica con passione a tentare di capire se ci sia qualcosa di vero nel potere di quelle ricette, dal momento che i suoi genitori sono morti per salvare la reliquia da un tentativo di furto. Quando perciò Meg visita il parco del castello e si intrufola nei sotterranei alla ricerca di una ritirata per signore, va a sbattere contro un colosso steampunk, una specie fabbro mezzo nudo con degli strani occhiali d’ottone mezzo affumicati.
Il problema è che anche la famiglia di Meg è portatrice di antiche leggende - come sappiamo dal Marchese Sbagliato che vi ho già recensito  - e credenza vuole che, all’incontro con il compagno di vita, gli Stredwick accusino e siano causa di una sindrome dai sintomi fisici inequivocabili, scoppiettanti e sorprendenti come fuochi d’artificio. Ecco allora che nell’andare a sbattere contro lo strano colosso muscoloso nudo e con un grembiule di cuoio, si produce tutto un rutilare di rossori, malori, pruriti, accelerazioni cardiache e in breve, ardore nei lombi di lui e nelle pudenda di lei, tal che lui si convince di aver finalmente trovato una prova che le ricette arturiane funzionano, giacchè lui ha appena assaggiato un pasticcio destinato a detta del libro a risvegliare nel consumatore la forza della bestia, sic :-)))))))).
Il duca cuoco e occhialuto, e questa Meg dal volto a cuore e i capelli corvini, sono personaggi letteralmente impagabili. Si gireranno intorno increduli e perplessi finché il duca non maturerà la certezza interiore che, almeno per lui, Meg è molto più magica del libro.
Al di là dell’intrigo, a essere risolutiva sarà la distillazione di propri sentimenti e pulsioni. Molto belle anche le scene di sesso che si leggono fremendo.
Sì questo è il libro della svolta per la Lorret, tant’è quello che lei ha scritto dopo questo e che comincia la serie dei bugiardi (ve l’ho già recensito) mi è molto piaciuto. 
I Lorret che vi ho consigliato valgono veramente la pena, sono un po’ più cari della media, costano sui 4,99 , ma vi deliziano la giornata.

Monica Montanari 
(alias Lyanne Quay, Ophelia Keen, Ashley Andrews)

Link a d’acquisto In Fuga dal Duca di Lorret



N.B. LA RIVIVISCENZA DI QUESTO BLOG è DEBITRICE AD AMAZON PER AVERMI CANCELLATO TUTTE LE MIE VECCHIE RECENSIONI E AVERMENE IMPEDITE DI NUOVE. JEFF BEZOS SARà BEN FELICE DI TENERSI RECENSIONI FARLOCCHE A CENTINAIA CHE PONGONO AI VERTICI DELLE CLASSIFICHE TITOLI A VOLTE, NON DICO IMMERITEVOLI BENSì, PROPRIO ILLEGGIBILI. NON SCRITTI IN ITALIANO. CI SI DIMENTICA SEMPRE CHE QUESTE PIATTAFORME OBBEDISCONO A INTERESSI PRIVATI, NON A UN’IDEA PURCHESSIA DI “giustizia”. E DUNQUE SE PICCHI DURO E IN DIECI PROTESTANO PERCHÈ PICCHI DURO, JEFF TRA TE E QUEI DIECI (ANCORCHÈ PARENTI E AMICI DELL’AUTORE STRONCATO) SCEGLIE QUEI DIECI PERCHé DIECI È MAGGIORE DI UNO.

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