Dunque ho letto La Resa di Piers, il retelling di Eloisa James sulla favola La Bella e la Bestia, dove la Bestia è una falsariga del dottor House, ugualmente ispido. La James scrive bene, è un‘autrice colta e raffinata e parte col botto. I suoi inizi sono elettrizzanti e, fino all’impostazione, il gradimento di lettura è massimo.
Dalla vostra Lyanne Quay di Un Duca per Mezzanotte
L’impostazione de’ La Resa di Piers è fantastica
Ne’ La Resa di Piers l’impostazione è perfetta. Eloisa James ha creato la situazione che obbliga i due sconosciuti a frequentarsi, ci ha raccontato l’impatto tra le due personalità molto diverse, e lo ha fatto bene! Ora però i due devono cominciare a scoprirsi più in profondità, a intrecciare punti di forza e di debolezza, a creare una vera intimità psicologica… E… non ci riescono.
Ne’ la La Resa di Piers l’amore non è quel prodigio in cui un romance deve farci credere
La James non riesce a condurre a sintesi le personalità dei due protagonisti de’ La Resa di Piers e non è quel prodigio in cui un romance deve farci credere. Forse la James l’amore non lo conosce. Eppure gli uomini buoni esistono. Sono quelli capaci di amarci veramente. Di sorridere del lungo pelo che ci cresce sotto il mento. Di chiuderci nel loro abbraccio con affetto incrollabile.
La nascita dell’amore ne’ La Resa di Piers
La James de’ La Resa di Piers non riesce a rendere credibile la nascita dell’amore. Sembra non sapere che gli uomini buoni esistono. Ha bisogno allora che i personaggi si diano prove eroiche e deve creare ostacoli iperbolici da superare per comprovare la devozione reciproca. Ma la miglior prova di amarsi viene dalla rinuncia a prendersi un vantaggio sull’altro, quando se ne avrebbe la possibilità. La prova di amare la dai, quando il tuo amore manifesta qualche insicurezza. Quando tu, invece di approfittarne, gli dai la sicurezza che gli manca. E lui fa altrettanto per te.
La fiaba ne’ La Resa di Piers
A me, come a Miriam Crepaldi del gruppo FB di Secret Mirror, la fiaba della Bella e la Bestia piace sempre. È la cosa più romantica del mondo, perché ci racconta di come una giovane innocente e bellissima esce dal narcisismo adolescenziale. Di come entra in rapporto con l’aspetto più potenzialmente spaventoso della virilità: i peli, la forza, il ruggire… Ci mostra come la femminilità riesca a comprendere il fascino virile, ma anche a domarlo. E ci dice che non c’è femminilità, senza tenerezza. Di come neppure ci sia virilità, senza tenerezza. E che la tenerezza reciproca può fare il miracolo.
Non c’è tenerezza ne’ La Resa di Piers
Nella bella e la bestia di Eloisa James, non c’è tenerezza , o quantomeno, essa non ha un ruolo di svolta. Al suo posto c’è una tesi cervellotica. La James dice che ci vuole coraggio a lasciarsi amare, se non si può contare sulla bellezza dell’aspetto fisico per controllare l’altro. Il che è vero, solo nell'attrazione iniziale tra due persone. Tra persone che si sono integrate l’una con l’altra, che cioè si amano, l’aspetto fisico diventa, infatti, sempre meno importante, via via. Su questo, la lezione di Mary Balogh de’ Il Celebre Libertino ci fornisce una prova narrativa meravigliosa.
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N.B. LA RIVIVISCENZA DI QUESTO BLOG è DEBITRICE AD AMAZON PER AVERMI CANCELLATO TUTTE LE MIE VECCHIE RECENSIONI E AVERMENE IMPEDITE DI NUOVE. JEFF BEZOS SARà BEN FELICE DI TENERSI RECENSIONI FARLOCCHE A CENTINAIA CHE PONGONO AI VERTICI DELLE CLASSIFICHE TITOLI A VOLTE, NON DICO IMMERITEVOLI BENSì, PROPRIO ILLEGGIBILI. NON SCRITTI IN ITALIANO. CI SI DIMENTICA SEMPRE CHE QUESTE PIATTAFORME OBBEDISCONO A INTERESSI PRIVATI, NON A UN’IDEA PURCHESSIA DI “giustizia”. E DUNQUE SE PICCHI DURO E IN DIECI PROTESTANO PERCHÈ PICCHI DURO, JEFF TRA TE E QUEI DIECI (ANCORCHÈ PARENTI E AMICI DELL’AUTORE STRONCATO) SCEGLIE QUEI DIECI PERCHé DIECI È MAGGIORE DI UNO.


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