Dunque consigliatomi dalla Rosy Ciniero su Historical Romance, il gruppo FB, questo Le Ragioni del Cuore di Pamela Claire si connette anche a un confronto avvenuto su Io leggo il romance storico. Su questo secondo gruppo FB, rispondevo a Camilla Greco, autrice di Caroline della serie Hendelion Club. Camilla chiedeva se noi si preferisse il vittoriano americano o britannico. Le rispondevo e spiegavo quanto poco mi si confacesse la narrativa d’ambientazione storica americana.
Dalla vostra Lyanne Quay di Un Duca per Mezzanotte
L’atmosfera antica viene resa come ritorno agli spiriti animali
Le dicevo che sono storie dove la forza viene agita, non dispiega la propria potenza tramite l’arte sociale di alludervi, senza praticarla. Nel period, cerco la “società” come agente drammatico. Questo aspetto manca al romance contemporaneo, contrassegnato dalle libertà individuali e dove l’ostacolo sociale è troppo debole. La società tuttavia manca come agente drammatico anche nelle ambientazioni regressive: i mafia romance, i period western, i rinascimentali e spesso gli “scozzesi”: ovunque l’atmosfera antica venga resa come ritorno agli spiriti animali. I miei lavori infatti li penalizzo nell’infilarli nel comparto Scozia. dove la gente si aspetta laird a orso nudo propensi ad andare per le spicce. E tuttavia non essendoci una sezione Georgiani in Amazon Italia, non ho alternative.
In questo Le Ragioni del Cuore vi è abbondanza di crudeltà e patimenti
Tutto quanto premesso, si spiega perché questo romanzo bellissimo, in realtà, me lo sono goduta pochissimo. È molto lungo e per leggerlo ho impiegato una vita. Lo leggevo un giorno sì e un giorno no, per l’esigenza di riprendermi dalle troppe emozioni. Forse con l’età ti viene il cuore debole, non so. Per i miei gusti, tutte queste crudeltà e patimenti sono troppo. Tomawak che volano come se piovesse, torture con carboni ardenti, gente scalpata, donne insidiate dalla chiunque… un mondo rude quello del western period, sempre in bilico tra tragedia e farsa, quella delle scene iniziali de All’inseguimento della pietra verde con Cathleen Turner. Qui nelle sue vesti di scrittrice, la protagonista viene ritratta nell’atto di sognare un rudissimo cavaliere western tutto muscoli. Dosi massicce di ironia sul period romance.
Un vero stallone e la sua puledrina
Comunque è scritto magistralmente e la storia è bella ed esemplare. In una capanna di tronchi nella foresta del Delaware, troviamo due anime perdute, naufragate sul medesimo scoglio dopo sofferenze indicibili. Costretti alla convivenza forzata, lui e lei scoprono con meraviglia di potersi fidare l’una dell’altro. Poi gli eventi incalzano e li sospingono nell’alveo di una vita nuova, forti delle battaglie vinte, della forza dell’amore e della reciproca stima. Non entro di più nella trama, se non per dirvi che gli scenari sono sempre molto sfumati anche se contrassegnati da grande profondità di campo, foreste, fiumi, forti militari, cittadine, grandi e ricche tenute. Consigliato a chi ama vedere all’opera un vero stallone e la sua puledrina.
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N.B. LA RIVIVISCENZA DI QUESTO BLOG è DEBITRICE AD AMAZON PER AVERMI CANCELLATO TUTTE LE MIE VECCHIE RECENSIONI E AVERMENE IMPEDITE DI NUOVE. JEFF BEZOS SARà BEN FELICE DI TENERSI RECENSIONI FARLOCCHE A CENTINAIA CHE PONGONO AI VERTICI DELLE CLASSIFICHE TITOLI A VOLTE, NON DICO IMMERITEVOLI BENSì, PROPRIO ILLEGGIBILI. NON SCRITTI IN ITALIANO. CI SI DIMENTICA SEMPRE CHE QUESTE PIATTAFORME OBBEDISCONO A INTERESSI PRIVATI, NON A UN’IDEA PURCHESSIA DI “giustizia”. E DUNQUE SE PICCHI DURO E IN DIECI PROTESTANO PERCHÈ PICCHI DURO, JEFF TRA TE E QUEI DIECI (ANCORCHÈ PARENTI E AMICI DELL’AUTORE STRONCATO) SCEGLIE QUEI DIECI PERCHé DIECI È MAGGIORE DI UNO.
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