domenica 28 luglio 2024

Mica Tanto Può la Seduzione della Guhrke

 

Laura Lee Guhrke

Tanto Può la Seduzione

(Per i Lettori di Historical Romanceo e Lettori di Commedie) 


Recensione
di Monica Montanari 



Un Conte scrittore

Dalla vostra Lyanne Quay di Un Conte per Tiranno
Beh, questo romanzo è stiracchiato. Chi tra noi che scriviamo non ha provato a farsi il film mentale di incontrare uno scrittore romantico, ovvero immaginato un principe azzurro ideale cui ci accomunasse il sacro fuoco della scrittura? Bene, io il tentativo l’ho fatto più volte e sono arrivata alla conclusione che perché possa funzionare, a una storia romantica tra scrittori occorre la kryptonite, nel senso… qualcosa che brutalmente all’improvviso faccia uscire i protagonisti dalla propria natura di scrittori (cerebrali e solipsisti ma sopratutto patologicamente narcisisti) e faccia esplodere in loro la fisicità. 
Facilissimo da farsi nel fantasy, ma nella realtà… 
Provate a immaginare: un uomo e una donna si conoscono in crociera, entrambi sono scrittori ed entrambi si cercano angoletti tranquilli vista oceano per restare chini sulla tastiera tutto il giorno. Si conoscono, ovviamente battibeccano, ovviamente si disprezzano: lei è tutta romance, lui è tutto thriller. Ovviamente, nei ricevimenti della crociera ballano con tutti tranne l’uno con l’altra, ovviamente magari collaborano nell’avversare il cattivo di turno… ok… E tuttavia non può scattare la scintilla. Sono entrambi troppo presi dalla scrittura. Una notte però arriva la luna piena ed entrambi si trasformano in licantropi, all’insaputa dell’altro. Entrambi cercano riparo in sala macchine, dove s’incontrano e trombano come se non ci fosse un domani… 
Ok, per dire… 
Se però non si ricorre al fantasy, la faccenda si fa complicata. Cosa può indurre verosimilmente una scrittrice e uno scrittore a dimenticare di essere tali e a vivere veramente? 🙂 Cosa può scatenare una crisi parallela e simultanea di ninfomania e priapismo? Degli astici andati a male? 🙂 Ed eccoci al romanzo di cui si tratta.
La Guhrke ci regala una storia interessantissima per noi che scriviamo perché la conversazione tra i due, il lui e la lei scrittori, verte sulla scrittura, sulla crisi ispirativa, sull’impatto delle stroncature, sulla necessità di un prezzo da pagare alla verosimiglianza in termini di morti e feriti. Tuttavia la dinamica romance non parte mai, perché appunto il lui della storia, lo scrittore, non riesce mai a uscire da se stesso, non riesce mai a vedere lei veramente, se non in funzione di se stesso. Il problema di tessere una storia tra scrittori è il narcisismo e per assurdo la mancanza di alterità. L’alterità è un ingrediente potente del romance: il pugile e la ballerina, la hostess e il boscaiolo etc… 
Sì, c’è la possibilità di piegare sul rapporto maestro - allieva, ma è tristissimo perché i personaggi non dialogano mai su un piano paritario. 
Dunque c’è un difetto di progetto in questo romanzo, oltretutto un difetto cui la Guhrke tenta di rimediare con lunghissime tirate in cui i protagonisti riassumono a se stessi il senso degli incontri vissuti con l’altro. Pagine e pagine noiosissime, per non parlare degli incontri sexy che, senza tensione emotiva, non sono interessanti per nulla. 
Se c’è una cosa che ho imparato scrivendo il Conte, è che, se i personaggi pensano, devono farlo solamente per stabilire il da farsi. Ciò che matura di statico dentro di loro deve filtrare attraverso i dialoghi e le scene in presa diretta. 


Monica Montanari 
(alias Lyanne Quay, Ophelia Keen, Ashley Andrews)

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Imprevedibile e focosa come può esserlo una vera irlandese, e senza amore come può esserlo unicamente un’orfana, lady Wilhelmina Osraige deve affrontare da sola il soggiorno a Londra per la “piccola stagione” invernale.

È però lord Iain Middleton, terzo conte di Huntly, l'imperturbabile e ascetico banchiere, a doversi occupare di lei, con grande sgomento di entrambi, e a sovrintendere la sicurezza e il benessere della lady poco più che ventenne.

Al più integerrimo dei confratelli della Hellfire non resterà che tiranneggiare la giovane esperta di arti da salotto e tentare di togliersela dai piedi. Di trovarle un marito o rispedirla in Scozia, perché lui è un uomo tutto d’un pezzo.

E che pezzo!

Tant’è, l’imprevedibile Wilhelmina propone al conte di impartirgli lezioni d’amore e Lord Huntly dovrà stare ben attento a non abbandonare la schiera degli angeli custodi.

O finirà dritto in quella dei serafini infiammati d’amore, come il rosso scintillante dei propri capelli e di quelli color borgogna di Wilhelmina.

Commedia Romantica , romance storico di periodo georgiano


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N.B. LA RIVIVISCENZA DI QUESTO BLOG è DEBITRICE AD AMAZON PER AVERMI CANCELLATO TUTTE LE MIE VECCHIE RECENSIONI E AVERMENE IMPEDITE DI NUOVE. JEFF BEZOS SARà BEN FELICE DI TENERSI RECENSIONI FARLOCCHE A CENTINAIA CHE PONGONO AI VERTICI DELLE CLASSIFICHE TITOLI A VOLTE, NON DICO IMMERITEVOLI BENSì, PROPRIO ILLEGGIBILI. NON SCRITTI IN ITALIANO. CI SI DIMENTICA SEMPRE CHE QUESTE PIATTAFORME OBBEDISCONO A INTERESSI PRIVATI, NON A UN’IDEA PURCHESSIA DI “giustizia”. E DUNQUE SE PICCHI DURO E IN DIECI PROTESTANO PERCHÈ PICCHI DURO, JEFF TRA TE E QUEI DIECI (ANCORCHÈ PARENTI E AMICI DELL’AUTORE STRONCATO) SCEGLIE QUEI DIECI PERCHé 10 È maggiore di 1. Con ciò ora spalmo subito su Novelbus le mie belle stroncature e anche su Goodreads. 

A la guerre com a la guerre.

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