domenica 5 ottobre 2014

The King. Il Re è tornato di J.R. Ward (Mondolibri 2014)


Commento a cura di Margaret Gaiottina

In genere le trame portate avanti paralellalamente mi infastidiscono, specialmente quando sono più di due e non ho voglia di essere distratta dalla storia principale. Ma non stavolta. Mi è piaciuto molto seguire le vicende di Beth e Wrath, Assail e Sola (Per inciso: non mi posso ancora capacitare. 



Ma lo sa la Ward che in Italia "sola"vuol dire fregatura? Questa cosa mi fa scompisciare dal ridere! Specialmente quando Assail, tenebrosissimo e che per il momento è il mio preferito, la chiamava in quel modo!). Dicevo: anche Xcor e Layla sono una coppia con molto potenziale da sviluppare, e riscuotono tutta la mia simpatia, oltre che tutta la mia attesa. 
Un po' meno gradite mi sono le Ombre, Trez in particolare è una lagna continua, si lamenta sempre. Avrei gradito per questo ragazzo un po' più di spina dorsale.
A parte il contorno, la storia è ovviamente incentrata sul Re e sui contrasti che in definitiva si possono avere nelle famiglie normali quando una coppia è ormai consolidata. Non mi è dispiaciuto il lato più tenero del sovrano, di cui invece alcune lettrici si lamentano, credo che sia un'evoluzione naturale del personaggio maschile "accoppiato"; se fosse singolo non avrebbe certo bisogno di un lato morbido.
Ho trovato la narrazione ricca di espressioni tipiche e richiami alla vita quotidiana americana, magari apprezzate dalle conterranee dell'autrice, ma un po' troppe per i miei gusti personali. In definitiva, comunque, la Ward è sempre maestra nel catturare le lettrici, io adoro il suo stile e anche questo romanzo per me merita proprio cinque palle (ops... alchechengi al cioccolato)

giovedì 2 ottobre 2014

La Saga di Earthsea o La Saga di Terramare di Ursula Le Guin



Di Mollie Miles
Quando si dice arrivar buon ultimi questa raccolta di romanzi in successione risale al 1968, si è sviluppata fino al '72 ed infine è stata ripresa con due romanzi ulteriori nel 1990 e nel 2001. Tutto questo è ora stato raccolto in un unico volume comprendente i 5 romanzi. Con il nome La Saga di Terramare è disponibile anche in eBook. Beh, che c'è? Noi la recensiamo ora.
Bene tutto questo per dire che mi trovo nel bel mezzo del cammino di lettura ma ancora non ho smarrito la via in quest'opera monumentale. Ma sarebbe più corretto scrivere che non ho ancora smarrito la rotta. Terramare è infatti un arcipelago chiuso da quattro stretti orientati verso i 4 punti cardinali. Si delinea così un microcosmo dalle vicende nitide, cui è facile ricondurre processi culturali complessi della storia sociale e altrettanto limpide storie di formazione che anticipano con grande efficacia i temi sviluppati poi in Harry Potter.


 Che dire? Pochissime descrizioni se non meteorologiche e i personaggi tutti hanno un solo sentimento caro: il proprio destino, l'onore, l'emulazione degli eroi
Va in scena una società della vergogna e non della colpa dal momento che l'unico peccato previsto è rompere l'equilibrio facendo qualcosa di non indispensabile. Un concetto simile all'esortazione Loyoliana di farsi uscire dalla bocca solamente dei sì e dei no. Il proposito come sempre, a partire dal minacciosissimo oratoriano "sarò breve", è stato disatteso da un profluvio di parole: quelle dei gesuiti che non passano per essere ordine di poche parole e da Ursula Le Guin che, come si diceva, è andata cianciando per ben cinque romanzi.
  


Ma dobbiamo esserle grati, scendono come l'acqua, facili da leggere, stimolano la riflessione e incuriosiscono quel tanto che ci spinge a voler conoscere la fine. Poi quando ho finito il moloch mi esprimerò più compiutamente.

Intanto anticipo che la saga è a mio avviso adatta per lettori: per Marron Glacee, Frutta di Martorana e Frittelle di Mele

martedì 23 settembre 2014

Finalmente Mio di Angela D'Angelo (Delos digital - collana "Senza Sfumature")

commento a cura di Margaret Gaiottina


Buongiorno mie ragazze, lo vedete questo torace attraente che spicca in copertina? E le mani rapaci che lo ghermiscono? Ebbene sì! Quando si dice che una copertina traduce bene il messaggio del contenuto, in questo caso soprattutto del titolo.
Prendete un capo ricercatore, Giorgio di anni quarantacinque, il fascino seduttivo dell’uomo non più di primo pelo ma ancora giovane e vigoroso. 
Prendete poi Alessia, una giovane collaboratrice che sa il fatto suo e subisce il fascino del capo autoritario che tratta tutti con distacco. 
Prendete che un giorno il ghiaccio che avvolge il nostro Giorgio si scioglie e tra i due scoppia una passione bollente in mezzo a provette e pipette. 
Ecco, se prenderete tutto questo e mescolerete bene vedrete che questo racconto scivolerà giù come un liquido caldo nella gola a riscaldare la pancia e il cuore. Sì, un racconto lungo di pancia per lettrici che si lasciano guidare da sentimenti e sensazioni viscerali. Una sollecitazione dei sensi fatta con armonia e misura. Mi è piaciuto molto il linguaggio morbido e la cura dei termini scelti, sempre azzeccati e calzanti.
Mi è piaciuta l'atmosfera giusta, il calore che questa storia mi ha trasmesso, sensuale e avvolgente. Direi proprio che "Finalmente mio" ha il ritmo giusto per ammaliare,
Obiettivo raggiunto; la storia di Giorgio e Alessia, che si legge d'un fiato, mi ha regalato una bella emozione, per cui se siete lettrici cassata come me, ecco il link per impossessarvene:
Compralo su Amazon!

Vorrei proprio fare due o tre domande ad Angela D'Angelo perchè ho delle curiosità d soddisfare. Arriveranno presto, sempre su questi schermi!


Per lettori Alchechengi al Cioccolato



lunedì 22 settembre 2014

LA LEGGE DELLA NOTTE di Dennis Lehane

di Mollie Miles
Ben scritto, cesellato ma epidermico. È un romanzo in cui Lehane sembra aver dato sfogo a una antica personale passione per i gangster dell’epopea proibizionista. Sembra aver voluto riscrivere storie che ha amato con risultato molto cartoon. Malgrado l’esperienza di Lehane le figurine riescono ad uscire dalla strip e diventare personaggi veri solo nei capitoli dedicati alla detenzione. Insomma l’autore si diverte ma non ci crede davvero. L’aspetto citazionista nei romanzi e anche nei film trasmette una sensazione di decadenza culturale: come se tutto fosse stato già detto e vi sia perdita di fiducia in ciò che si può utilmente ancora comunicare. Una piaga che affetta di recente l’intera produzione hollywoodiana e che va trasmettendosi agli autori di bestsellers. 

Può andare per lettori Eclair ma non lo consiglio.

venerdì 19 settembre 2014

A NEVE FERMA di Stefania Bertola

Una pasticceria e due dipendenti pasticcere atipiche che tutto vorrebbero dalla vita tranne un fidanzato. Sopratutto non lo vorrebbero, ondivago, traditore e menzognero.  

di Mollie Miles
- Non ho nessuna voglia di sposare Camelia. La ragazza si chiama Camelia.
- Figuriamoci. Sembra il nome di un assorbente. Camelia con ali e filtrante ricamato.

La genialità di Stefania Bertola è tutta qui: nello smantellamento antifrastico di personaggi e generi letterari e nel riuscire per questo a rivitalizzare gli stessi. Così nel distruggere il romance la Bertola lo riedifica consentendoci di goderci storie romantiche senza necessariamente voltare il cervello in modalità off. 

Manca un sottotesto nei finali della Bertola, ma in questo A Neve Ferma filtra una visione sociale che è di per sé testimonianza. Le stratificazioni di Torino, ricconi, riccastri, aspiranti borghesi, contadini, notai di paese, ragazzi di periferia, studentesse universitarie, medici, camerieri, garzoni sono irrisi nello specifico del loro melieu e insieme compresi, guardati da dentro con occhio tenero e chiamati a smentire se stessi: suore che danno consigli cosmetici e si fanno corrompere dal dono di una Ferrari, giovanotti perfettamente etero ma con la segreta passione per i romanzi rosa della zia, etc…
La lingua si segnala per l’efficace reinvenzione delle metafore. Cito tra tutte la camicia a righe azzurre di Picchi tanto impeccabile da essere “croccante”.
Fa riflettere il parallelo tra la Camelia di Bertola e la Calpurnia di Jacqueline Kelly entrambe esortate dalle famiglie a montare uova a neve ferma. Ma se Jaqueline Kelly presenta la culinaria come scelta di ripiego rispetto alle alternative di Calpurnia, nel mondo nostro descritto da Bertola le aspirazioni della giovane coming in age sono tanto decadenti da fare delle chiare sbattute un indiscutibile traguardo evolutivo.


  Consigliato sopratutto ai Macarons, ma anche ai Frutta di Martorana, ai Frittella di mela, ai Panna cotta, ai Calissons.





mercoledì 17 settembre 2014

Va a Imogen Barnabas per "Veleno e Pozioni d'Amore" il premio "Gusti tra le righe 2014" de i Sapori del Giallo

 È con vera emozione che possiamo annuciare che una consorella della BRSS si è aggiudicata il riconoscimento "Gusti tra le righe" 2014 assegnato da I Sapori del Giallo rassegna gastronomica e di letteratura gialla che negli anni ha avuto il merito di insignire autori destinati al successo e che ha visto la partecipazione di grandi nomi del giallo e del giornalismo d'inchiesta.

Il riconoscimento, assegnato negli anni precedenti anche a Giuliano Pasini (Mondadori), Marco Malvaldi (Sellerio), Petros Markaris, Gianni Mura, Francesco Altan a a grandi nomi del giallo e del giornalismo d'inchiesta.


La rassegna si è fregiata quest'anno dell'intervento di Carlo Freccero, Stefano Tura, Valerio Varesi, Davide Barilli.


Veleno e Pozioni d'Amore di Imogen Barnabas è dunque l'11° "Gusti tra le righe".

martedì 16 settembre 2014

Finalmente disponibile su tutti gli store: Amico mio irresistibile di Petra March

Da ieri è finalmente su tutti gli store l'ebook di Amico mio irresistibile di Petra March. Tra un paio di settimane anche il volume cartaceo in libreria e le prime recensioni.
http://www.ophiere.it/index.php/catalogo/romanzipop-2/81-amico-mio-irresistibile

A "I Sapori del Giallo" presentato Veleno e Pozioni d'Amore di Imogen Barnabas

Ecco qualche immagine dell'evento che ha visto la storia tenera e divertente di Veleno e Pozioni d'amore mescolare il potere letale della fragilità femminile a crimine e criminologi. Alla rassegna gastronomico letteraria de "I Sapori del Giallo" hanno partecipato quest'anno anche Carlo Freccero, Davide Barili, Valerio Varesi, Stefano Tura oltre a tantissimi tra magistrati, superpoliziotti, criminologi e giallisti come appunto Imogen Barnabas.

http://www.letazzinediyoko.it/segnalazione-veleno-e-pozioni-damore-imogen-barnabas/#comment-819


giovedì 11 settembre 2014

Romanzo Rosa di Stefania Bertola (Einaudi)


Di Mollie Miles
Tutti al corso della Forneris per scrivere un perfetto Melody in una settimana + un giorno. Ci siamo tutte noi e anche 3 maschi, sì abbiamo tre maschi. Abbandonate le pianelle a casa e armatevi di tacco cubano basso. Fatevi angariare da una virago in limousine rosa confetto. Quelli che resisteranno diventeranno veri autori Melody che mai e poi creerebbero un ostacolo seriamente insuperabile tra lui e lei: che so, una collidente passione per cani e gatti. Questo in sunto il contenuto di “Romanzo rosa” di Stefania Bertola per Einaudi: una sciapata geniale, benissimo scritta e che sopratutto parla di noi, sacerdotesse del romance. Sparatevi in vena questo “Romanzo rosa” se volete sapere chi sono i tre che diventeranno autori Melody e sopratutto come si scrive un perfetto Melody …perché la Bertola ce lo spiega davvero, punto per punto.

Per tutte noi (davvero tutti i generi pasticceri)
...e tre maschi

martedì 2 settembre 2014

La sedia vuota


 di Mollie Miles
Non sempre la passione per gli insetti può instradare verso la grazia come nel caso di Calpurnia Tate (vedi l'omonimo romanzo di J. Kelly), qui il povero Garret finisce per assomigliare ed essere perseguitato come uno scarafaggio. Ma nel suo territorio, le acque nere della palude lugubre, nessuno può stanarlo. Nessuno, tranne un detective quadriplegico e una rossa con l'artrite più che mai a disagio senza la sua Camaro sotto le chiappe. 

Perfetto. Un romanzo che può appassionare veramente tutti per il suo trattamento "cinematografico", la cura del contenuto informativo e l'abilità di Deaver nello sviluppare il tema del "buon selvaggio" come si era visto anche in "Pietà er gli insonni" sempre di Deaver. 

Copertina depistante.
5 di tutto, bomboloni, strudel, cannoli siciliani e via enumerando.

lunedì 1 settembre 2014

I lettori Marron Glacee


Marron glacee
come retaggio questo dolce squisito è indizio di un difficile rapporto con gli adulti durante l’infanzia. Sono lettori Marron glacee coloro che hanno letto ancora giovanissimi "Il signore degli Anelli". Solitamente costoro hanno poi imboccato due diversi percorsi di lettura. Uno li ha portati a prediligere la saga di Harry Potter (Frutta di Martorana), l'altro, alternativo, li vede accaniti lettori della saga di Anita Blake (Bomboloni alla crema).