Commento a cura di Margaret Gaiottina
In genere le trame portate avanti paralellalamente mi infastidiscono, specialmente quando sono più di due e non ho voglia di essere distratta dalla storia principale. Ma non stavolta. Mi è piaciuto molto seguire le vicende di Beth e Wrath, Assail e Sola (Per inciso: non mi posso ancora capacitare.
Ma lo sa la Ward che in Italia "sola"vuol dire fregatura? Questa cosa mi fa scompisciare dal ridere! Specialmente quando Assail, tenebrosissimo e che per il momento è il mio preferito, la chiamava in quel modo!). Dicevo: anche Xcor e Layla sono una coppia con molto potenziale da sviluppare, e riscuotono tutta la mia simpatia, oltre che tutta la mia attesa.
Ma lo sa la Ward che in Italia "sola"vuol dire fregatura? Questa cosa mi fa scompisciare dal ridere! Specialmente quando Assail, tenebrosissimo e che per il momento è il mio preferito, la chiamava in quel modo!). Dicevo: anche Xcor e Layla sono una coppia con molto potenziale da sviluppare, e riscuotono tutta la mia simpatia, oltre che tutta la mia attesa.
Un po' meno gradite mi sono le Ombre, Trez in particolare è una lagna continua, si lamenta sempre. Avrei gradito per questo ragazzo un po' più di spina dorsale.
A parte il contorno, la storia è ovviamente incentrata sul Re e sui contrasti che in definitiva si possono avere nelle famiglie normali quando una coppia è ormai consolidata. Non mi è dispiaciuto il lato più tenero del sovrano, di cui invece alcune lettrici si lamentano, credo che sia un'evoluzione naturale del personaggio maschile "accoppiato"; se fosse singolo non avrebbe certo bisogno di un lato morbido.
Ho trovato la narrazione ricca di espressioni tipiche e richiami alla vita quotidiana americana, magari apprezzate dalle conterranee dell'autrice, ma un po' troppe per i miei gusti personali. In definitiva, comunque, la Ward è sempre maestra nel catturare le lettrici, io adoro il suo stile e anche questo romanzo per me merita proprio cinque palle (ops... alchechengi al cioccolato)