lunedì 22 settembre 2014

LA LEGGE DELLA NOTTE di Dennis Lehane

di Mollie Miles
Ben scritto, cesellato ma epidermico. È un romanzo in cui Lehane sembra aver dato sfogo a una antica personale passione per i gangster dell’epopea proibizionista. Sembra aver voluto riscrivere storie che ha amato con risultato molto cartoon. Malgrado l’esperienza di Lehane le figurine riescono ad uscire dalla strip e diventare personaggi veri solo nei capitoli dedicati alla detenzione. Insomma l’autore si diverte ma non ci crede davvero. L’aspetto citazionista nei romanzi e anche nei film trasmette una sensazione di decadenza culturale: come se tutto fosse stato già detto e vi sia perdita di fiducia in ciò che si può utilmente ancora comunicare. Una piaga che affetta di recente l’intera produzione hollywoodiana e che va trasmettendosi agli autori di bestsellers. 

Può andare per lettori Eclair ma non lo consiglio.

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