di Mollie Miles
Non sempre la passione per gli insetti può instradare verso la grazia come nel caso di Calpurnia Tate (vedi l'omonimo romanzo di J. Kelly), qui il povero Garret finisce per assomigliare ed essere perseguitato come uno scarafaggio. Ma nel suo territorio, le acque nere della palude lugubre, nessuno può stanarlo. Nessuno, tranne un detective quadriplegico e una rossa con l'artrite più che mai a disagio senza la sua Camaro sotto le chiappe.
Perfetto. Un romanzo che può appassionare veramente tutti per il suo trattamento "cinematografico", la cura del contenuto informativo e l'abilità di Deaver nello sviluppare il tema del "buon selvaggio" come si era visto anche in "Pietà er gli insonni" sempre di Deaver.
Copertina depistante.
5 di tutto, bomboloni, strudel, cannoli siciliani e via enumerando.
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