domenica 5 ottobre 2014

The King. Il Re è tornato di J.R. Ward (Mondolibri 2014)


Commento a cura di Margaret Gaiottina

In genere le trame portate avanti paralellalamente mi infastidiscono, specialmente quando sono più di due e non ho voglia di essere distratta dalla storia principale. Ma non stavolta. Mi è piaciuto molto seguire le vicende di Beth e Wrath, Assail e Sola (Per inciso: non mi posso ancora capacitare. 



Ma lo sa la Ward che in Italia "sola"vuol dire fregatura? Questa cosa mi fa scompisciare dal ridere! Specialmente quando Assail, tenebrosissimo e che per il momento è il mio preferito, la chiamava in quel modo!). Dicevo: anche Xcor e Layla sono una coppia con molto potenziale da sviluppare, e riscuotono tutta la mia simpatia, oltre che tutta la mia attesa. 
Un po' meno gradite mi sono le Ombre, Trez in particolare è una lagna continua, si lamenta sempre. Avrei gradito per questo ragazzo un po' più di spina dorsale.
A parte il contorno, la storia è ovviamente incentrata sul Re e sui contrasti che in definitiva si possono avere nelle famiglie normali quando una coppia è ormai consolidata. Non mi è dispiaciuto il lato più tenero del sovrano, di cui invece alcune lettrici si lamentano, credo che sia un'evoluzione naturale del personaggio maschile "accoppiato"; se fosse singolo non avrebbe certo bisogno di un lato morbido.
Ho trovato la narrazione ricca di espressioni tipiche e richiami alla vita quotidiana americana, magari apprezzate dalle conterranee dell'autrice, ma un po' troppe per i miei gusti personali. In definitiva, comunque, la Ward è sempre maestra nel catturare le lettrici, io adoro il suo stile e anche questo romanzo per me merita proprio cinque palle (ops... alchechengi al cioccolato)

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. "Sola" più che italiano è romanesco :-))))
    ...Cinque palle: quelle che mi faccio io a leggere la Ward :-(
    Io non sono un alchechengio :-(
    (Mollie Miles)

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  3. Per usare una terminologia tecnica, ho alternato momenti SLURP ad altri MHE.
    Parecchi MHE, in realtà.
    Wrath per metà storia è così scemo che vorresti tirargli due pigne in testa, Beth dovrebbe farsi una tisana, Xcor sta lì e fa cose, però ho pensato "E dunque?"
    Assail mi è piaciuto, bello kativo in un mare di vampiri tanto buonini. Certo, corre dietro alla Sola, ma vabbè.
    Trez non è malissimo. Una lagna, ma non mi sta antipatico. Ho invece aspettative per il fratellino.
    Molto disappunto per la parte dedicata a Saxton. Troppo breve, quando il compassato ma sofferente avvocato avrebbe meritato molto più spazio, dato il dilemma morale in cui si ritrova in questo libro.
    In generale, The King mi sa molto di già visto, tanto che diverse parti, specie quelle di sesso, le ho scorse velocemente cercando la ciccia.

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