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venerdì 24 giugno 2016

Soprani e Corella, i cyborg della scrittura di Victorian Vigilante

Vittoria Corella e Federica Soprani
Victorian Vigilante (Volume uno)

di Monica Montanari

Ecco prima di tutto un accenno sull’intreccio:
In una Londra distopica dalla nebbia giallastra e percorsa dalla febbre della modernità si aggirano figurine vittoriane e uomini dagli innesti meccanici farraginosi. Metà medici e metà meccanici gli inventori faustiani si sfidano nel creare creature cyborg di ghisa e vapore.
C’è un giustiziere misterioso e inafferrabile, una ragazza recalcitrante ai ruoli muliebri, la gilda dei tagliatori di diamanti e la “morphia” un liquido arcobaleno dai poteri molteplici.



venerdì 21 agosto 2015

Reimparare a sognare con Le parole segrete di Harris

Le parole segrete - Joanne Harris (Garzanti)

di Monica Montanari

Da Chocolat al magico degli antichi Dei

Tra il villaggio, il bosco dell’Orsetto e la Collina del Cavallo, un universo favolistico per un’avventura di sensazioni forti e rivelazioni sbalorditive: gli antichi dei sono tra noi e vogliono sovvertire l’incubo dispotico di un ordine razionalista. In mezzo c’è una ragazzina ritagliata sul cliché del momento (alla Arya di Martin per intenderci) bruna, indipendente, ribelle. La sfida è la medesima del Gaiman di American God, ma qui si fa sul serio, al trip ci si crede. Che il viaggione psichedelico cominci e ci conduca a cavallo del sogno perché nel sogno, dice Harris, “nulla va perduto”.

Le parole segrete ci travolgono nel fiume del sogno

Sul presupposto che la realtà sia un impasto di sogni si fonda consapevolmente tutto il progetto eversivo della Harris. Non a caso  l’eroe più retrivo di “Parole segrete» si chiama Nat Potter, Nathaniel come il Nathaniel della saga di Bartimeus di Stroud e Potter come Harry. Nat Potter tenta di dominare il divino tramite le formule di un libro… Più esplicita di così non poteva essere la mazzata della Harris ai due moloch dell’urban fantasy. Se infatti Stroud e Rowling costruiscono un fantasy funzionale e organico all’ordine razionalista con mondi tessuti al telaio della ragione per quanto fondati su presupposti antinaturali, la Harris rivendica di aver tutto sovvertito. Abbandona e ci chiede di abbandonare ogni logica.

Splendere con la Harris in aspetto assoluto

Ne esce una storia che non coinvolge fino in fondo e tuttavia ci lascia nella convinzione alterata di poter proiettare  l’immagine gigantesca e luminosa di un diverso sé, più grande e magnifico corrispondente alla nostra più vera essenza, l’ “aspetto assoluto”.  Monica Montanari consiglia ai lettori ludici della frutta di Martorana, ai lettori favolosi delle frittelle di mela e ai viscerali bomboloni alla crema. 4 di tutto.








venerdì 26 giugno 2015

La bambina sta entrando in convento

 ...E noi entriamo con lei anzi entriamo nel libro

Macrina Mirti

L'abbazia

0,99 su Amazon
Monica Montanari lo consiglia per Strudel, Eclair, Frittelle di Mele, Frutta di martorana, Macarons, Marron Glacee, Panna cotta, Zuppa Inglese


di Monica Monanari

Annusate il profumo! È un bel romanzo.

Ne ho un sospetto che è quasi certezza. Vi fidate? Fidatevi. Io mi sono fidata dell'impressione e l'ho acquistato.

Cominciate a camminare: un monastero, l'Appennino, le sue nuvole inquiete.

C’è poco online, una pagina. Ma già da questo poco alcune cose sono evidenti. Il passo è scritto con estrema sicurezza. Il ritmo è veloce. Gli eventi sono scelti, non sono elencati in semplice successione naturale. L’atmosfera è immediata e che atmosfera! Un monastero olivetano, una bambina, una salita, l’Appennino. 

Perché leggere bene è questione di incontri 

Bastano poche righe e ci stiamo già dentro. Ringrazio una bella discussione sulla bacheca social di Babette legge per voi per avermi dato la possibilità di conoscere questa autrice. Comperato! E ben grazie, Macrina Macri! Fa piacere imbattersi in scrittori come te. Ti saprò dire se il libro mantiene la promessa. Intanto l’ho scaricato e vi consiglio di fare altrettanto. 

Può piacere molto e a molti

Lo giudico un libro per molti palati. Per amanti di atmosfere gotiche come gli Strudel, per i mentali degli Eclairs, per chi ama il young adult alla Frittelle di Mela, per lo spirito giocoso dei Frutti di martorana, per gli incontentabili e originali Macarons, per per gli arrabbiati Marron Glacee per per i compassati della Zuppa inglese, per i raffinatissimi della Panna Cotta.

mercoledì 8 aprile 2015

martedì 10 marzo 2015

«L'Ultimo Elfo» di Silvana De Mari

di Mollie Miles


Fresco, divertente, un pelo anticomunista, l’Ultimo Elfo di Silvana De Mari diverte e avvince sopratutto grazie a un drago molto in sintonia con il Jinn Bartimeus uscito quasi in contemporanea, all’incirca nel 2004. Originale per ambientazioni, inventiva delle dinamiche magiche, spiritoso, vale ciò che costa e lo consiglio ai lettori: frutta di martorana, panna cotta, frittelle di mele, macarons. Quattro di tutto, alè.
Ultima raccomandazione: non fatevi scoraggiare dalla copertina.

domenica 9 novembre 2014

Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco

di George RR Martin 
Primo commento

di Mollie Miles

Allora, Saga di Terramare archiviata, non mi si sente e non mi si vede perché sono caduta in una mega trappola ben occultata nei pressi dell'Incollatura. 


Soddisfatta dalle vicende del mago sparivero della Le Guin mi sono lasciata irretire dalle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George RR Martin. 




 


Un disastro. Ogni libro va dalle 1000 alle 1500 pagine e i libri sono 5.   Più che fantasy l'impressione è di un epico cavalleresco in cui l'elemento soprannaturale si integra quale fattore ordinario nello snodarsi degli eventi. 



Le case sembrano domini astrologici governati da capofamiglia simili e a divinità e  decani secondo la rimappatura rinascimentale del simbolismo di divinità e pianeti. Per il momento, sono al terzo volume. 

Continuo a brancolare tra Harrenthal, la Collina del Cuore e il Tridente in cerca di una speranza che non compare. E forse il segreto narrativo di Martin è tutto qui. 

Il suo mondo è tenebroso quanto il nostro, quello delle sfighe ordinarie, ma essendosi che trattasi di romanzo si continua a leggere nella speranza che almeno là un barlume ci sia, alla fine, in fondo. Chissà. 

L'unica cosa che sembra intangibile per il momento, nei setti regni come nei nostri, è l'amore per la nuda terra, il profumo dell'erba capace di assorbire sangue e merda e trasformarli in fiori splendidi.