sabato 24 giugno 2017

Prova a fermarmi, ma non ci riuscirai se si tratta di Reacher e di Lee Child

Lee Child
Prova a Fermarmi

di Monica Montanari
Recensione

(Per Lettori di Enigmi)

Se Reacher torna alle grandi pianure dell'America profonda

  



In viaggio con Reacher, seguendo il baedeker thriller di Lee Child arriviamo questa volta a Mother's Rest centro immaginario dell'America profonda dei grandi piani coltivati intensivamente a grano, Kansas, Oklahoma, Illinois.

Da Mother's Rest la narrazione ci porta con puntate rapide a San Francisco - "dove dal 1967 si va a sbattere in mancanza di meglio" -, nella West Hollowood di Connelly, e a Oklahoma City, e a Cicago. Insomma un bel taglio orizzontale sulla mappa degli States proprio a metà, a costituire il braccio orizzontale di una croce dove il palo portante procede dalla vetta di un silo alto 30 metri per inabissarsi nelle profondità... del crimine. Basta con gli indizi.

Prova a fermarmi mi ha regalato un paio di giorni di pura goduria.

Mother's Rest è una delle infinitamente soddisfacenti risposte di Lee Child alla domanda "cosa si può fare di veramente orribile in un posto isolato in campagna?

Mi è piaciuto questo romanzo dove Reacher resta macchina di morte ma comicamente alle prese con una sua teoria edonistica. Meno avvitato nei suoi calcoli e nei soliloqui Reacher risulta un pelo più estroverso del solito. Un Reacher tenero nel sentire il bisogno di lavarsi perché conquistato dal profumo di sapone del suo collega, un collega asiatico dai capelli color dell'inchiostro e fisicamente ben piazzata.

La linea B della storia, il controconflitto romance riesce molto meglio in questo romanzo perché alleggerito di una fisicità di interpretazione molto maschile. Child dovrebbe appena un po'  rendere sensibile Reacher agli aspetti psicologici della fammina e sotto questo profilo ci saremmo in pieno. 
Bellissimo.

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