Paola Renelli, L'uomo dei sogni, Rizzoli YouFeel
di Fanny Goldrose
Nel sogno la pienezza della vita
Ma voi credete nei sogni? E in quelli che sembrano tanto reali da scombussolarvi l'esistenza?Emma ci crede eccome ai sogni, soprattutto a quello che ha fatto una notte e che al risveglio le ha cambiato la vita. Un uomo, affascinante, misterioso, fantastico e impareggiabile ha fatto l'amore con lei, lasciandola spiazzata davanti all'evidenza che lui, in realtà non esiste.
Dopo le ferite della realtà
Reduce da una storia d'amore finita male che le ha lasciato una ferita dentro, Emma vive le sue giornate in maniera lineare, lavorando in uno studio pubblicitario al fianco di Luca, collega e pretendente, che però lei non riesce proprio a ricambiare. Così si aggrappa a quel sogno e si innamora di quell'uomo misterioso e vivo solo nelle sue fantasie erotiche.
Se i sogni fossero la culla della realtà
Complice l'amica fidata che la trascina ad una delle solite feste durante le quali cerca sempre di farle disperatamente conoscere qualcuno che la trascini fuori dal guscio nel quale si è rinchiusa, Emma conosce Marco e da quel momento nulla sarà più uguale.Un amore assurdo, bruciante, un vero fulmine a ciel sereno. Qualcosa che forse tutte sperano, ma che solo pochi osano anche soltanto sognare. Marco è bello e un po' spietato, Emma piacente e fragile: i personaggi ideali di una storia d'amore.
Un sogno più vivido
Passione, Rabbia, frustrazione, sbagli e sorrisi riempiono le pagine. Ma non abbastanza. Nel complesso l'ho trovato sobrio, molto piacevole e ben scritto. I personaggi non hanno fondamentalmente una vita, o meglio, ce l'avranno ma non la condividono granché con il lettore, tranne Emma.
La verità è che mi ha lasciato un po' insoddisfatta, ma non per i contenuti. È la voracità con la quale la storia si consuma, senza soffermarsi sui particolari, ad avermi stupito. Di Marco si sa poco e nulla, solo l'aspetto, qualcosa di casa sua e l'impiego: reporter d'assalto.
Non posso dire manchi qualcosa: c'è l'amica, il collega innamorato, un uomo affascinante e una bambola tutte curve che si insinua tra loro, ma tutto si esaurisce troppo in fretta.
Ecco cosa mi è dispiaciuto: non aver trascorso più tempo con Emma e Marco.
Fanny Goldrose lo consiglia abbastanza ai lettori in crisi abbandonica della Cassata Siciliana e ai superromantici della Zuppa Inglese.
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