martedì 7 marzo 2017

Sweetdreams, purchè i vampiri della De Nicolo dormano sonni tranquilli


Giusy De Nicolo
Sweetdreams

di Monica Montanari
(Per Lettori di Antieroi)

Ho fatto bunburying e ho terminato ora Sweetdreams. Bello, bello, bello. Dopo Apocalypse Kebab ed Echi di Sangue, la De Nicolo ci regala una terza imperdibile storia gritty dark. In estrema sintesi abbiamo una fenomenologia del vampiro degna di una Rice e una vera avventura delle passioni in un nuovo contesto immaginario.  Leggero e veloce come una serie televisiva, Sweetdreams reinventa un universo contemporaneo dalle atmosfere urban dark anarchy in cui trovano posto vampiri, umani, cacciatori e scienziati. Tutto perfettamente credibile e compatto.
Si delinea così un nuovo perimetro letterario, i contorni di una trama gerarchico relazionale da società separata (quella dei vampiri) capace di risultare realistica e credibile, fornita per di più di una collocazione geografica precisa:  anche se in questo Sweetdreams la De Nicolo non lo dice, noi sappiamo, dal suo primo romanzo Echi di Sangue, che stiamo parlando del governatorato che fu di Vendola e ora è di Emiliano.

Bene, entriamoci. Vi troveremo i coven, quasi colonie di pipistrelli, abitazioni dove i vampiri dormono protetti dal Dominus, il più anziano, dotato per età della prerogativa di soggiacere al sonno della morte per un tempo diurno più breve. E comunque i vampiri nei coven durante il giorno sono carne da macello. Se i debellanti scoprono un coven li trafiggeranno a decine senza problemi.

I debellanti sono uomini votati da antico ordine a eliminare la genia cainita. Quasi tutte le grandi città hanno un coven e i coven non vanno sempre d’amore e d’accordo. Poi c’è la scienza che obtorto collo si rapporta con gli antichi misteri ma si trova straordinariamente a disagio nel farlo.

E poi ci sono i comuni mortali quelli che studiano, che lavorano nei call center, che vanno ai concerti, che svoltano la serata con una canna. Questi sono di norma all’oscuro di vivere fianco a fianco di esseri mitici e quando lo scoprono parlare di disagio è poco.

Il bello di questi vampiri è che sono orribilmente promiscui, si consentono la libertà sessuale che per noi è una chimera e ci consentono di seguirne i capricci senza infliggerci il minimo pathos morale o paura per lo stress imposto al fisico da una carnalità sfrenata. Perché dopotutto sono vampiri, dannati per contratto, e dunque “farlo strano” diventa un dettaglio. Dotati come sono di corpi rocciosi, immortali e pronti ad autorisanarsi possono affrontare la più impervia delle penetrazioni in tutta serenità. Ma è solo potenzialità.

La sessualità vampirica della De Nicolo è più che altro sensualità; non vedremo evoluzioni particolari  ma ad esse si allude in un gioco seduttivo da cui nessuno più dirsi escluso.

Signore per abilità vampiriche e fascinatorie in questo universo si muove un protagonista dolente, settecentesco e letale. Ivan. Il classico personaggio liberatorio di cui sei disposto a leggere non uno ma venti romanzi. Ivan dà forma a una potentissima voce narrante, ti risucchia. Permettetegli di farlo ed entrate nel suo universo parallelo, non vi deluderà.

Vivificante dunque e consigliassimo ai Lettori di Antieroi con 5 stelline piene.


Monica Montanari



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