Polemiche su David di Gaiottina - Pace, sorella, cerca di capire che questo è un bel libro

Margaret Gaiottina
David

di Monica Montanari

Mi trovo, come con Thiago, a difendere un romanzo della Gaiottina in attesa che il pubblico faccia decantare sotto il palato il sapore asprigno di questo David cui auguro di finire, come Thiago, tra i libri più amati dello scaffale.
 

Come avrete notato non è stato pubblicato da me, Òphiere, per un semplice conto economico: le lettrici che cercano passione e immedesimazione non possono amare una storia tra omosessuali, mentre, le lettrici più legate emotivamente ai temi della discriminazione e dell’ingiustizia avrebbero trovato questa storia troppo scopertamente romantica. 

E così è stato. Tuttavia - con mia grande sorpresa dato il tema -  dalla penna della Gaiottina è uscito un libro bello, emozionante, capace di allargare i confini del nostro immaginario all’ambiente delle corse americane e a vere sorprese tipo la macchia mongolica. Ci sono atti e fatti di indubbia inventiva in una ricchezza narrativa che lascia colpito il lettore e si imprime nella memoria ascrivendo il romanzo a quelli che non si dimenticano.

In particolare a suscitare le reazioni inviperite di alcune lettrici diciamo intellettuali è la figura del coprotagonista ritagliato sul bisogno romantico femminile dell’uomo forte fino a manifestarsi inizialmente come “cattivo”. Un personaggio del genere, concepito per calamitare le fantasie romance, lascia insoddisfatto lo schema della lettrice M/M incline a santificare i personaggi. Questo David è infatti un’operazione ibrida mirata a tradurre il pubblico generico del romance su temi finora confinati in una nicchia, chiassosa, ma sempre piccola. 

Era troppo forse sperare che le più intellettuali comprendessero la generosità del progetto?
Non resta che confidare nell’intelligenza di tante donne che leggono per amare. Fidatevi di David, non vi deluderà.

Per lettrici di Sesso & Sentimento :