Maurizio Blini e Giovanni Fontana
I figli di Vanni
Golem
di Monica Montanari
Leggendo I figli di Vanni, di Blini e Fontana ho capito una cosa importante sul giallo italiano. Questo che non dovrebbe essere un giallo (e per la prima volta perché Blini è un giallista), è invece il suo romanzo più giallo di tutti. Ha una forza enorme e ti tiene incollato alle pagine. Ho fatto le cinque di notte per tre notti di seguito per finirlo. Mi sono chiesta perché sia accaduto.Un mistero e una scoperta
Blini negli altri romanzi mi era parso lento e intimista per niente thriller insomma. Il fatto è che il contesto è fondamentale nel giallo e per far presa ha bisogno di un mood epico collettivo. Questa è la mia scoperta.
Facile per americani e inglesi da tempo al centro della storia: la storia individuale ha molti momenti epici collettivi tra i quali spaziare. Meno facile in Italia, dove la lotta quotidiana per arrivare alla tomba in età avanzata non ha nulla di epico, tutto di triste, faticoso e piccolo piccolo. Per questo motivo i gialli sono costretti a frugare nella cronaca.
C'è finalmente un giallo italiano per cui palpitare
Se però mi racconti del poliziotto che fa l'indagine di Camorra, non me lo sfiori neanche il momento epico collettivo in cui individualmente i lettori possano riconoscersi. Se invece, come hanno fatto Blini e Fontana, mi racconti il viaggio senza fiato nella Bologna di lotta degli anni ’70 e successivi. Se mi racconti come si potesse con poco scarto diventare indifferentemente latitanti in vita clandestina o assistenti universitari, io lettore lo capisco che tu scrittore stai parlando di me, di noi, di tutti. La febbre sale, il tempo accelera, c'è finalmente un giallo italiano per cui palpitare.
E che ti strappa un “grazie” dal cuore
“Grazie” è l’unica cosa che mi viene da dire alla fine. Il sodalizio Blini e Fontana ha dato tanto a me e mi auguro dia a tanti altri. Chi si accorgerà di questo libro nella promozione libraria per falangi armate? L’esperienza mi fa essere pessimista ma più che mai voglio sperare perché questo romanzo non solo è scritto in modo perfetto, senza sbavature, senza nulla concedere ai narcisismi ma ti investe di umanità profonda e appunto ti strappa un “grazie” dal cuore.<
Per Lettori di antieroi, per Lettori di commedie, Lettori di enigmi:
Nessun commento:
Posta un commento