di Mollie Miles
La vergine dei sussurri dà corpo plasticamente nella stessa scrittura ai sussurri cui è dedicato e realizza in questo incipit sussurrato il suo miracolo letterario. Non ritengo tuttavia...
...che la bella scrittura esima il narratore dal scenggiare l’azione, i dialoghi e i registri. Questo romanzo invece sceglie la via pigra: una prima persona che nemmeno finge di agire nel dramma ma che drammaturgicamente si rivolge direttamente al lettore, una prima persona voce narrante che esplicita il patto narrativo e con ciò lo vanifica. Via pigra appunto e un’abdicazione al romanzare che non credo venga assolta dalla qualità letteraria del linguaggio, semmai aggravata.
Su questi temi preferisco la Chevalier de "La dama e l'unicorno".
Tre stelle o meglio 3 Zuppe Inglesi e 3 Strudel.
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