sabato 29 aprile 2017

Maria Chiara Cabrini, la scrittrice nel pudding

Personal …Mente

"Lo scrittore e il personaggio di se stesso"

Parliamo oggi di Maria Chiara Cabrini

Stiamo per incontrare Maria Chiara Cabrini, l’autrice dell’intelligente e divertente Lie 4 Me. La più poliedrica delle blogger e delle scrittrici. Coltiva una debolezza scoperta per il chick lit, una seconda più grave inclinazione per i romance in crinolina e, per non farsi mancare niente, subisce il fascino del mistero paranormale.

In breve, la Cabrini nasce come lettrice compulsiva, onnivora, pronta a farsi avvincere dalle storie.

Tanto da decidere a un certo punto di fare la sua parte nel contribuire con storie sue. Quelle di Cabrini sono storie fantastiche, ma anche romantiche con un filo di commedia magari per farci sorridere  durante il più solitario dei San Valentini.

Maria Chiara vive sul lago di Mantova assai spettrale d’inverno quando la brina trasforma i frutteti sulle sponde in braccia candide come quelle degli estranei di Martin.

Eh sì siamo già in pieno mood.  Intanto la porta si schiude e veniamo fatti accomodare in un ampio locale rettangolare attorniato da una libreria per ogni lato.

«Questa è per il libri che ho già letto,» spiega Cabrini indicando la più grande. Uno scaffale a quattro settori alto fino al soffitto.

«Queste due sono per quelli che devo ancora leggere, e la quarta è per gli ospiti. Ci infilo i romanzi che secondo me tutti dovrebbero leggere. »

Esordisce così, Cabrini, calzata di scarpe Mary Jane con fiore e tacco alto. Agita una  mini borsetta trapuntata verde menta. Niente di più lontano da una O-Bag.



Ma poi, cosa se ne fa di una borsetta in casa?

È presto detto. Confessa di non separarsi dai suoi tre differenti cellulari collegati ciascuno a mondi diversi. Uno con gli amici di New York. L’altro con gli amici di Dublino e il terzo con gli amici di Londra.

La questione “phone” spiega e introduce il vero tema di questa scrittrice: l’anglofila. Pensate, legge in inglese e traduce per le appassionate. Recensisce romanzi che in Italia giammai vedranno la luce.

Sì il tono pomposo è d’obbligo. Siamo strabocchevoli di ammirazione e perciò pendiamo dalle sue labbra.

A Maria Chiara Cabrini sta a cuore la sua ultima creatura e appena comincia a parlare ci vengono i brividi.

Si parla di morte, di gorghi, di misteri, di voci che ritornano e insieme a queste tornano i corpi.

Stiamo parlando di Dreamwalker. Noi ve lo presenteremo con tutti i crismi il giorno 2 maggio.

Maria Chiara Cabrini sogna dunque un incontro con un Joe Black?

Ammette in piena vena chick lit:
«Non ho ancora incontrato un vampiro ma prima o poi riuscirò a trovarne uno e a sposarlo.»

Se invece, aggiunge, dovesse imbattersi in uno zombie, userebbe lo spray antiritornante.

Lo tiene sempre in borsetta, ca va sans dire. La ricetta gliel’ha passata Laurell K. Hamilton.




Nessun commento:

Posta un commento