Di Mollie Miles
Quando si dice arrivar buon ultimi questa raccolta di romanzi in successione risale al 1968, si è sviluppata fino al '72 ed infine è stata ripresa con due romanzi ulteriori nel 1990 e nel 2001. Tutto questo è ora stato raccolto in un unico volume comprendente i 5 romanzi. Con il nome La Saga di Terramare è disponibile anche in eBook. Beh, che c'è? Noi la recensiamo ora.
Bene tutto questo per dire che mi trovo nel bel mezzo del cammino di lettura ma ancora non ho smarrito la via in quest'opera monumentale. Ma sarebbe più corretto scrivere che non ho ancora smarrito la rotta. Terramare è infatti un arcipelago chiuso da quattro stretti orientati verso i 4 punti cardinali. Si delinea così un microcosmo dalle vicende nitide, cui è facile ricondurre processi culturali complessi della storia sociale e altrettanto limpide storie di formazione che anticipano con grande efficacia i temi sviluppati poi in Harry Potter.
Che dire? Pochissime descrizioni se non meteorologiche e i personaggi tutti hanno un solo sentimento caro: il proprio destino, l'onore, l'emulazione degli eroi.
Va in scena una società della vergogna e non della colpa dal momento che l'unico peccato previsto è rompere l'equilibrio facendo qualcosa di non indispensabile. Un concetto simile all'esortazione Loyoliana di farsi uscire dalla bocca solamente dei sì e dei no. Il proposito come sempre, a partire dal minacciosissimo oratoriano "sarò breve", è stato disatteso da un profluvio di parole: quelle dei gesuiti che non passano per essere ordine di poche parole e da Ursula Le Guin che, come si diceva, è andata cianciando per ben cinque romanzi.
Ma dobbiamo esserle grati, scendono come l'acqua, facili da leggere, stimolano la riflessione e incuriosiscono quel tanto che ci spinge a voler conoscere la fine. Poi quando ho finito il moloch mi esprimerò più compiutamente.