domenica 2 ottobre 2016

Lie4me e per tutti noi, Cabrini!

Mariachiara Cabrini
Lie4Me
Professione bugiarda
Harlequin Mondadori

di Monica Montanari

«Quando un maniaco omicida dice “vado a prendere la sega” non è mai un buon segno» A metà tra Janet Evanovic e Stefania Bertola, questo romanzo, e questa protagonista, mi hanno fatto ridere fino alle lacrime in almeno un paio di occasioni.  Abbiamo Alice, atletica, determinata, sfacciata e con una missione riuscita: inventarsi un lavoro, nel caso specifico mentire per professione. La sua agenzia milanese va a gonfie vele e la sua vita privata regge fintanto che un ordigno ben piazzato non pone tutto sotto le luci livide delle auto civetta. Qualcuno ha attentato alla vita di Alice ed è ben determinato ad ucciderla.


La verosimiglianza non è il pezzo fortissimo di questo Lie4Me, ma è tutto da vedere se si tratti di un difetto. La mancanza di verosimiglianza è la cifra delle donne quando scrivono polizieschi, penso a Carrol O’Connel per dirne una o a Tess Garritsen. E personalmente adoro la commedia favolistica, la tendenza a trasformare le storie in musical dai colori pastello. La considero un’arte e non un difetto. Lie4me sorprende dunque per la freschezza di scrittura, per l’abilità di intreccio e per la complessiva brillantezza. 

Ma il vero gioiello sono i  casi affidati alle cure della nostra splendida bugiarda. Le situazioni in cui qualche menzogna provvidenziale può davvero risolvere la vita esistono e la Cabrini ce ne offre diversi esempi con inventiva e acume.  Un altro pregio del romanzo è il modo di trattare Milano, una Milano allargata ai paesi dell’hinterland dando finalmente alla nostra capitale morale un tono metropolitano e rinunciando al bozzettismo della via e della piazza. Milano come Londra, e Milano non sfigura.

E finalmente personaggi vividi capaci anche di esprimersi a parole con un proprio ben definito registro. La protagonista innovativa e molto ben pensata ha tutte le carte per divenire una Stefany Plum nostrana, se Alice e Mariachiara impareranno a spicciarsela un po’ meglio col crimine: non si urla segnalando la propria posizione se vuoi sfuggire a un killer armato di pistola nell’oscurità :-) Il bel tenebroso di turno si stacca dalla pagina pieno di vita e riesce ad affascinare, altrettanto vitale e ben delineato il personaggio della segretaria / assistente. Sul boyfriend di una vita il lavoro di finitura del personaggio è stato meno cesellato.  

Una trama senza difetto ha però mancato un paio di occasioni per complicarsi e fornire un intrattenimento da world book ma complessivamente questo Lie4me riesce a divertire con grazia facendo prurito al cervello. Acquisto raccomandato ai lettori irriverenti di commedie.

Per Lettori di commedie: 
 



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